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Regno Unito: vaccino anti-Covid anche per gli immigrati irregolari. Campagna anti pandemia, finora iniettati 12 milioni di dosi

I migranti illegali nel Regno Unito potranno farsi vaccinare senza rischiare di essere rimpatriati e senza che vi sia alcun controllo sul loro diritto di vivere nel Paese. Alle charities e alle associazioni che lavorano con chi è arrivato illegalmente in Gran Bretagna è stato chiesto di contattare gli assistiti per convincerli a presentarsi nei centri dove viene distribuito il vaccino anche se non sono registrati presso nessun medico. La novità, appena annunciata dal governo britannico, fa parte dell’enorme sforzo fatto in questo momento dal Regno Unito per far arrivare il farmaco anti Covid al numero più alto possibile di persone. Oltre dodici milioni di persone hanno già ricevuto una prima iniezione del vaccino prodotto dalla Pfizer o dall’Astrazeneca e l’obiettivo è di raggiungere tutte le categorie più a rischio entro la metà di febbraio. Secondo gli ultimi studi il farmaco non solo proteggerebbe il vaccinato ma lo renderebbe anche non più contagioso rallentando, quindi, la diffusione del Covid. Già la scorsa primavera il governo aveva annunciato che i migranti illegali che si fossero presentati per un test o per essere curati, se contagiati dal virus, non avrebbero dovuto rispondere a domande sul loro status. L’ultima stima ufficiale, che risale al 2005, parla di circa 430mila migranti illegali nel Regno Unito ma alcuni studi indipendenti segnalano, invece, circa un milione di persone.

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