Tratta: Caritas Albanese, oggi a Tirana Conferenza nazionale delle comunità religiose

“Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza e noi siamo la sua immagine”. È il tema della Conferenza nazionale delle comunità religiose contro la tratta di esseri umani in Albania, promossa dalla Caritas Albanese in collaborazione con il Consiglio interreligioso, che si svolge oggi, 8 febbraio, presso l’Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio, a Tirana. Lo scopo della conferenza, spiega mons. Angelo Massafra, arcivescovo metropolita di Scutari-Pult, è “presentare la situazione della tratta nel nostro Paese e contestualmente illustrare orientamenti di ogni comunità religiosa in Albania contro questo fenomeno insieme al Documento della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale della Santa Sede sulla tratta di persone”. “Occorre – dice l’arcivescovo – rafforzare la cooperazione tra le comunità religiose e attori chiave perché la tratta di esseri umani è una realtà che colpisce le persone più deboli della società come: donne e bambini, persone con disabilità, poveri, migranti, persone che provengono anche da realtà familiari e sociali difficili. Di per sé è un fenomeno molto complesso per le forme che ha e per questo è necessario un approccio multidisciplinare al fine di comprendere il fenomeno e le sue cause, identificare i processi e le persone coinvolte, al fine di formulare risposte e iniziative per loro”. Da un punto di vista religioso, conclude mons. Massafra, “la santità della vita umana, dal concepimento alla sua morte naturale, e la dignità inviolabile di ogni essere umano, costituiscono il punto di partenza e l’asse centrale di ogni iniziativa o impegno comune”. Dalla Conferenza scaturiranno forme di impegno congiunto per migliorare la situazione, proteggere le persone vulnerabili dalla tratta e integrare le vittime della tratta.

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