Povertà: Caritas Campania, “nel 2020 in aumento dell’80% le persone che si sono rivolte ai Centri di ascolto”

È stato presentato, stamattina, a Napoli, il Dossier regionale povertà 2020-2021 riguardante la Campania, con dati del 2019 e del 2020, mostrando come la situazione sia mutata, per l’emergenza Covid, in termini di utenza e di risposte che le Caritas della Campania hanno dovuto fornire. “C’è stato un incremento di persone che vi si sono rivolte ai Centri di ascolto Caritas nel 2020 di circa l’80%, rispetto a ciò che avveniva nell’anno precedente. Si è passati, infatti, dalle 8.173 presenze del 2019 alle 14.662 del 2020, per lo più interi nuclei familiari. È stato possibile stimare che nel 2019 le persone che hanno ricevuto direttamene o indirettamente aiuto dai Cda in rete sono state oltre 25.000, mentre nel 2020 sono state circa 45.000”, si legge nel Dossier.
Dagli archivi e dai database della Caritas è emerso che l’incremento è stato dovuto a persone che per la prima volta si rivolgevano alla Caritas per chiedere aiuto. Si tratta “di persone che, in alcuni casi, non conoscevano cosa si facesse in Caritas e che la condizione di estrema necessità, dovuta alla chiusura forzata, spingeva a chiedere supporto per la prima volta nella loro vita”.
L’incremento del numero di utenti ha riguardato soprattutto gli italiani, che “sono passati dai 5.413 del 2019 agli 11.511 del 2020”. In pratica l’aumento della componente italiana è stato “del 112,6%, ovvero è più che raddoppiato”. Le persone straniere “sono passate, invece, dalle 2.725 del 2019 alle 3.112 del 2020. In termini percentuali l’incremento è stato del 14,2%”. Il dato relativo alla cittadinanza evidenzia che la componente autoctona, già in maggioranza prima della pandemia, “è cresciuta in maniera ancora più evidente nel 2020. Si è passati, infatti, dal 66,2% al 78,5%. In pratica circa 8 persone su 10 che si sono rivolte alle Caritas nell’ultimo anno sono di cittadinanza italiana”.
Tra il 2019 e il 2020 “sono aumentate di 10 punti percentuali le persone che vivevano con propri familiari o parenti e, relativamente alla componente autoctona, se si sommano le tre percentuali relative alle situazioni di convivenza familiare (in nucleo con familiari/parenti, in famiglia di fatto e coabitazione di più famiglie) si raggiunge l’81,8%”. L’analisi dello stato civile rafforza “il carattere familiare della povertà in Campania” e mostra che, se nel 2019 le persone coniugate che si sono rivolte al la Caritas erano il 46,8%, nel 2020 sono diventate il 51,1%. Considerando poi che il dato relativo ai cosiddetti “nuclei spezzati” (vedovanza, separazione legale e divorzio), raggiunge complessivamente il 23,9% nel 2020, si può affermare che il 75% di coloro che si sono rivolti alla Caritas nel 2020 hanno avuto o hanno in essere un matrimonio.

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