Iraq: Emergenza Sorrisi, missione chirurgica a Nassirya. “Da operare 250 piccoli pazienti”

“Siamo riusciti a mantenere la nostra promessa: ritornare in Iraq per operare tutti i bambini che erano in lista d’attesa dopo la nostra missione di luglio. La nostra equipe di medici e infermieri volontari raggiungerà Nassirya il 20 novembre per operare presso l’Habobbi Teaching Hospital 250 piccoli pazienti nati con una malformazione del volto o vittima di ustioni”. Lo annuncia con una nota Emergenza Sorrisi.
Nella scorsa missione la squadra della onlus ha studiato – assieme ai medici locali – un protocollo ideato per garantire il rispetto delle misure di prevenzione legate al Covid-19 che permette di evitare pericolosi assembramenti. I pazienti presenti nella lista di attesa sono stati suddivisi – dopo uno screening preventivo – secondo la gravità della patologia in modo da riuscire a organizzare le operazioni nella maniera più efficace. Questa missione, guidata dal presidente e fondatore di Emergenza Sorrisi, il chirurgo plastico e maxillo-facciale Fabio Massimo Abenavoli, è finanziata da Fondazione Terzo pilastro internazionale e dalla Emirates Airlines Foundation che ha donato i biglietti aerei per tutto il team sanitario. “Non potevamo deludere le tante famiglie e i bambini cui avevamo promesso di ritornare a novembre. Grazie al sostegno di tante realtà, ad Andrea Caschetto e Giuseppe Bertuccio d’Angelo ideatore di Progetto Happiness che hanno documentato il nostro lavoro dal vivo, siamo riusciti a replicare questa missione chirurgica in un momento in cui effettuare viaggi a migliaia di chilometri non è affatto scontato – dichiara Abenavoli –. A Nassirya possiamo contare sul prezioso aiuto dei medici e sanitari locali guidati dal dott. Aws Adel Al Hussona, amico e chirurgo formato negli anni e che nel tempo è diventato il riferimento per la cura delle malformazioni del volto in tutto il Paese. È proprio questo il senso del nostro intervento: riuscire a formare il personale sanitario locale al meglio affinché possa poi garantire assistenza sanitaria specialistica ai pazienti che ne hanno più bisogno”.

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