Università: Mattarella, “elemento decisivo è la cooperazione internazionale negli studi e nella ricerca”

(Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Un elemento decisivo è sempre stato, e lo è ancor oggi, la cooperazione internazionale negli studi e nella ricerca. Nei tempi in cui viviamo essa non sarebbe stata possibile in così ampia misura se l’Europa postbellica non avesse intrapreso con coraggio la strada del superamento dei nazionalismi e dello spirito belligerante. E se al posto di sistemi totalitari non fosse emerso un costituzionalismo aperto, capace di comprendere e interpretare le novità, rispettoso della persona umana e del valore della pace, definiti nella nostra Carta repubblicana”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella sua lectio doctoralis in occasione della cerimonia di conferimento della laurea honoris causa in “Relazioni internazionali ed europee”.
Il Capo dello Stato si è augurato che la “mobilità tra Atenei è auspicabile che riceva impulso anche all’interno del nostro sistema universitario, rimuovendo meccanismi che ostacolano una migliore circolazione delle idee e delle esperienze”.
Mattarella ha poi ammonito: “Non si è eredi di una storia ricca e preziosa senza responsabilità”. “Ambire a guidare l’Europa – ha spiegato – non è possibile se non si ha una chiara visione della complessità dell’umanesimo europeo di cui le università sono parte attiva”. “L’umanesimo dell’università – ha proseguito – è essenzialmente racchiuso in un sentimento per il tempo e per lo spazio più largo degli interessi immediati e che supera vecchi e nuovi confini perché crede che la dignità della persona si misuri prima di tutto nel coraggio del dubbio, nel valore dell’attitudine critica. Lo spirito umanistico non affonda le proprie radici in valori calati dall’alto, quanto piuttosto nella consapevolezza della necessità della ricerca”.

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