Myanmar: Save the Children, oltre 76mila bambini sfollati a causa delle violenze. Famiglie vivono nelle foreste senza cibo né aiuti

Più di 76.000 bambini sono stati costretti a sfollare a causa delle violenze dopo il colpo di Stato del 1° febbraio in Myanmar. Famiglie e minori vivono nelle foreste, senza accesso a cibo e a servizi salvavita. Molte donne incinte sono costrette a partorire nella foresta.Circa 6,2 milioni di bambini sono a rischio fame nei prossimi sei mesi. È quanto riporta Save the Children, ricordando che dal colpo di Stato ad oggi almeno 206.000 persone sono state sfollate in tutto il Paese. Secondo le Nazioni Unite, nello stato di Kayah, centro di sfollamento in Myanmar sud-orientale, solo a settembre circa 22.000 persone sono fuggite dalle loro case e più di 79.000 persone, tra cui circa 29.000 bambini, sono attualmente sfollate. La città di Demoso è rimasta completamente disabitata dopo che tutti gli abitanti sono fuggiti dai violenti scontri del mese scorso. La maggior parte dei bambini sfollati vive nella foresta, con nient’altro per vivere se non teloni sorretti da canne di bambù per proteggersi dalla pioggia torrenziale dei monsoni. Molte famiglie non hanno cibo a sufficienza e condividono un unico pasto al giorno e dal momento che l’accesso al cibo e ai servizi salvavita sono bloccati, le famiglie vivono solo di riso. A giugno un inviato Onu per i diritti umani ha avvertito che nello Stato di Kayah ci potrebbero essere “morti di massa per fame, malattie e assideramento”. Cherry, una ragazza di 33 anni, vive con il marito e due figli in un piccolo rifugio di fortuna in un campo per sfollati in una foresta dopo che cinque mesi fa sono fuggiti dalla loro casa a Demoso. Aspetta il suo terzo figlio e probabilmente dovrà partorire all’aperto senza accesso a cure mediche. In molte parti del Paese le organizzazioni umanitarie non sono riuscite a raggiungere le famiglie bisognose a causa del conflitto in corso e delle restrizioni sugli aiuti. Molte famiglie dipendono dalle donazioni della popolazione locale per cibo e beni di prima necessità. Save the Children ha avvertito che senza aiuti alimentari urgenti migliaia di bambini sfollati rischiano la fame. “Le famiglie sfollate hanno urgente bisogno di tende, cibo, acqua pulita, cure mediche e servizi igienico-sanitari” ha dichiarato l’organizzazione: “Chiediamo a tutte le parti di proteggere i diritti dei bambini e di tenerli al sicuro”.

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