Supplica Madonna di Pompei: mons. Battaglia (Napoli), “l’egoismo dei cuori appare il pericolo più grande per l’intera umanità”

“Oggi, guardando a Maria in quest’ora così cara a tanti suoi figli e figlie sparse per il mondo, dinanzi alla complessità di un tempo storico in cui le avversità sembrano tarpare le ali all’entusiasmo del futuro e l’egoismo dei cuori appare il pericolo più grande per l’intera umanità e perfino per il pianeta, chiediamo anche noi alla nostra Madre di diventare nostra compagna di viaggio, promettendole di tenerla accanto a noi, senza relegarla nella nicchia di un altare ma consentendole di abitare nei nostri cuori, tra le nostre case, mentre una mano sgrana il suo rosario benedetto, dolce catena che ci rannoda a Dio e l’altra mano dona un pasto ad un povero, una carezza ad un bambino, un aiuto ad un anziano”. Lo ha affermato, ieri, mons. Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, nell’omelia della messa che ha preceduto la supplica alla Madonna di Pompei, nella prima domenica di ottobre.
Ricordando che “c’è un canto che proviene dall’America Latina e che cantiamo spesso, nella versione italiana, nei nostri santuari e nelle nostre chiese: Santa Maria del Cammino”, il presule ha fatto sue le parole del canto e ha ripetuto a Maria: “Madre nostra, Donna del Magnificat, donaci il coraggio di credere che mentre trascorre la vita, nessuno di noi è mai solo, poiché tu, santa Maria del Cammino, sempre sei con noi. E quando qualcuno ci dice rassegnato: ‘Nulla mai cambierà’, ridesta in noi il desiderio di lottare per un mondo nuovo, di lottare per la verità! E se nel nostro quotidiano, lungo la strada di tutti i giorni, incontriamo persone chiuse in sé stesse, senza una meta apparente, aiutaci a fare il primo passo, offrendo per primi la mano a chi ci è vicino. E quando la stanchezza ci afferra e ci sembra inutile continuare a lottare, ricordaci che nessuna fatica d’amore andrà perduta e che sul solco del nostro cammino, altri uomini e altre donne si metteranno alla sequela del bene, alla sequela del tuo Figlio”. E ha concluso: “Vieni o Madre in mezzo a noi, vieni, Maria quaggiù. Cammineremo insieme a te verso la libertà”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia