Diocesi: Cefalù, il vescovo Marciante sceglie per la prima volta una laica come responsabile del Servizio per la pastorale giovanile

Sarà Mariangela Sauro a guidare il Servizio per la pastorale giovanile della diocesi di Cefalù. “Per la prima volta in diocesi il vescovo, mons. Giuseppe Marciante, ha scelto come responsabile del servizio diocesano un laico e una donna”, si legge in una nota.
Quarantadue anni e mamma di un bambino, il nuovo responsabile lavora come docente nella formazione professionale. Da sempre impegnata nella parrocchia SS. Salvatore alla Torre di Cefalù, è stata responsabile diocesana del Settore giovani di Azione Cattolica e collaboratrice del Servizio per la pastorale giovanile vocazionale della diocesi di Cefalù, è attiva come catechista ed educatrice giovani della propria parrocchia e collabora con la Commissione di pastorale giovanile giuseppina del Sud Italia.
“Ha le idee chiare su come impostare il percorso alla guida del Servizio pastorale – prosegue la nota -: mettere al centro i bisogni e le esigenze dei giovani per poi aprire loro, ponendosi al loro fianco in un’ottica di prossimità, la strada ad un nuovo cammino di fede da vivere nella quotidianità. Una Chiesa in uscita verso i giovani, le loro richieste, ascoltando il territorio e i suoi bisogni, in sintonia con il Sinodo diocesano in corso, per promuovere un’evangelizzazione che riscopra la bellezza del rapporto con Dio a scuola, sul posto di lavoro, nei rapporti familiari e di coppia. Giovani e scuola, giovani e mondo del lavoro, giovani e famiglia saranno le coordinate del lavoro che con passione Mariangela si appresta ad iniziare grazie al prezioso aiuto dei suoi collaboratori e degli assistenti spirituali”.
“Se per molti giovani Dio, la religione e la Chiesa appaiono parole vuote, essi sono sensibili alla figura di Gesù, quando viene presentata in modo attraente ed efficace – ha spiegato Sauro -. Vogliamo leggere i segni dei tempi ed in modo creativo sostenere un progetto mettendo insieme stili, carismi, competenze, sogni e desideri perché ‘i giovani sono l’adesso di Dio e assieme agli adulti possono partecipare allo sviluppo della società, della famiglia, della Chiesa (CV 39, 64)'”.

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