Giornata ringraziamento: messaggio Cei, animali “ridotti a oggetti di consumo”, “forti interrogativi per alcune forme intensive applicate nella zootecnia”

“La prossimità agli animali, che nella tradizione della civiltà agricola ha portato a sentirli e trattarli quasi come partecipi della vita familiare, nella modernità è stata abbandonata, riducendo queste creature ad oggetti di mero consumo”. È il grido d’allarme contenuto nel Messaggio della Cei per la Giornata nazionale del ringraziamento, in programma il 7 novembre. “La civiltà urbana, d’altra parte, ha portato talvolta a eccessi opposti, con un’attenzione per gli animali da compagnia talvolta superiore a quella per gli esseri umani”, l’analisi dei vescovi italiani, secondo i quali “non si può misconoscere che a volte l’atteggiamento umano è predatorio nei confronti degli animali come verso le persone”. “Un approccio di ecologia integrale dovrà tornare, invece, a valorizzare un orizzonte equilibrato, superando la riduzione moderna del vivente a oggetto di consumo, per riscoprirne il valore proprio”, la proposta della Cei, che avverte: “Nei confronti degli animali non si può avere un rapporto puramente strumentale; la migliore pratica di allevamento avrà anche cura del benessere degli animali coinvolti, garantendo loro la possibilità di una vita conforme al loro essere, in ambito naturale. Ne siamo responsabili. Emergono, quindi, forti interrogativi per alcune forme intensive applicate nella zootecnia, che oltre a calpestare la vita animale, costituiscono al contempo una grave fonte di impatto ambientale”.

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