Germania: Auschwitz, 11° seminario di riconciliazione europea. “Plasmare le relazioni in modo costruttivo”

L’undicesimo seminario europeo di cultura e riconciliazione, organizzato dalla Fondazione Maximilian Kolbe, si terrà dall’11 al 16 agosto ad Auschwitz. Al centro del workshop, a cui prendono parte 25 rappresentanti di dieci Paesi dell’Europa orientale e occidentale, c’è la questione delle influenze e delle ferite che continuano ad esistere oggi, provenienti da Auschwitz e dalla seconda guerra mondiale. Durante il seminario, che avrà per titolo “Imparare insieme da Auschwitz – Plasmare le relazioni in modo costruttivo”, sarà trattata anche la questione di come affrontare in modo appropriato la storia in questa fase precaria. Sulla base delle diverse esperienze delle diverse società europee, i partecipanti – spiega un comunicato – si scambieranno opinioni sulle prospettive fondamentali del superamento della violenza e della riconciliazione, nonché sulle difficoltà che possono essere visualizzate in questo modo.
Il presidente della commissione per la Chiesa Universale della Conferenza episcopale tedesca, mons. Ludwig Schick (arcivescovo Di Bamberga), nonché presidente del consiglio della Fondazione Kolbe, ha sottolineato: “è intrinsecamente parte della missione della Chiesa affrontare le sfide del tempo e lavorare per la giustizia e la pace. Ciò include anche fornire prove credibili e tangibili di riconciliazione tra persone, popoli e nazioni. A tal fine, la Chiesa deve affrontare la propria storia di violenza, mettersi a fianco delle vittime della violenza e cercare di superare i conflitti”. Non da ultimo, “sullo sfondo delle esperienze del Covid-19, diventa chiaro quanto sia importante costruire e mantenere rapporti di fiducia tra i popoli”.

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