Braccianti agricoli: Piccola Opera Papa Giovanni, nella Piana di Gioia Tauro “trovare alternative idonee alla tendopoli di San Ferdinando”

“Se, da un lato, la soluzione tampone della tendopoli deve considerarsi sicuramente una misura emergenziale e da superare, dall’altro, non si può neanche pensare di demolire l’accampamento senza aver individuato delle alternative idonee, delle soluzioni abitative che consentano condizioni alloggiative dignitose per i lavoratori”. È quanto scrive, in una nota, l’Associazione Piccola Opera Papa Giovanni onlus, l’ente che da gennaio 2019 è subentrato all’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova nel coordinamento del progetto “Incipit”, relativamente alla gestione della tendopoli di San Ferdinando. “La Piccola Opera lavora nel territorio della Piana di Gioia Tauro per contrastare tutte le forme di sfruttamento e conoscendo da vicino la realtà vissuta dai numerosi braccianti incontrati – si legge nella nota – e ritiene doveroso manifestare la propria preoccupazione in ordine allo smantellamento graduale della tendopoli di San Ferdinando, unendosi così alle voci dei sindacati e dell’associazionismo locale, affinché si possa trovare una soluzione condivisa con le Istituzioni, per potere garantire ai migranti che abitano nell’insediamento di San Ferdinando le migliori condizioni di vita e di salute”. Per la Piccola Opera, “l’attuale decisione di smantellare la tendopoli evidenzia tuttavia il problema annoso del fare fronte in modo integrato e sistematico ai bisogni dei migranti che lavorano nella Piana, sottolineando la mancanza di un piano adeguato e strategico di interventi trasversali che rispondano alle numerose criticità”.

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