Società: Baggio (Aiart), “autorità intervengano su ‘canzoni e video-imprese’ virali sul web da cui traspare una vita al di fuori delle regole”

“Diventano sempre più virali sul web ‘canzoni e video-imprese’ dalle quali traspare una vita senza limiti e senza misure, al di fuori delle regole”. La denuncia viene dall’Aiart, l’Associazione cittadini mediali. “Rapper per ragazzini che hanno nel loro repertorio brani volgari, violenti e sessisti; influencer che spopolano sui social per vari tipi di dirette: seguiti e conosciuti per gesti dettati dall’incoscienza e dal volere diventar ‘famosi’ a tutti i costi. Uso del cellulare alla guida, superamento dei limiti di velocità, infrazione del codice della strada: sono solo alcuni esempi di video messaggi sbagliati molto seguiti sui social e da alcuni giorni in particolare su Tik Tok dove i video incriminati inclusi quelli di giovani alla guida spericolata si sono moltiplicati”, precisa l’Aiart, ricordando che “aumentano giorno dopo giorno i follower di questo tipo di contenuti e i cosiddetti ‘dissing’: termine dello slang afroamericano derivante dalla parola disrespecting, che vuol dire mancare di rispetto. In rete viene utilizzato da alcuni influencer con l’intento di fare intervenire i follower per farsi insultare e poi controbattere in una gara di insulti fra colleghi. Tutti contenuti che garantiscono uno show quotidiano e poi monetizzano in modo strategico”.
Per l’Aiart, “questi sono casi emblematici di come tutti noi possiamo diventare vittime e carnefici di una vera e propria schizofrenia da social. Vittime, come i ragazzi che imitano, sottovalutandone le possibili tragiche conseguenze. Carnefici, come gli autori di questi contenuti e le migliaia di utenti che visualizzano, replicano e deridono in modo incosciente”.
Per questo, il presidente dell’Aiart, Giovanni Baggio, chiede “con la massima urgenza un intervento alle autorità competenti comprese le forze dell’ordine”. “Chi deve controllare tutto questo? È necessaria – sottolinea Baggio – una corresponsabilità sociale che sappia aiutare famiglie e scuola a svolgere il loro compito educativo e formativo. Troppo preziose le vite dei nostri ragazzi per incontri così demenziali e devastanti oltre che destabilizzanti”.

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