Ue: Merkel-von der Leyen, l’Europa nelle mani delle due politiche tedesche. “Grave crisi, urgente una risposta comune”

Ursula von der Leyen, e Angela Merkel durante la videoconferenza di oggi (foto SIR/CE)

Prima riunione della Commissione europea con la presidenza tedesca del Consiglio dell’Ue, via web e non a Berlino, oggi. “Il formato è stato ridotto, ma i temi sono stati messi tutti sul tavolo”: a riferire dell’incontro in conferenza stampa la cancelliera Angela Merkel da Berlino e la presidente Ursula von der Leyen in collegamento da Bruxelles. “Siamo nella situazione più dura della storia dell’Unione europea”, ha esordito Merkel, che guarda con fiducia al vertice del 17-18 luglio a Bruxelles, in presenza, cruciale per i negoziati sul Quadro finanziario pluriennale e sul Next Generation Eu, indispensabili per “superare la crisi” e definire i “compiti futuri” per far avanzare l’Europa. Merkel ha elencato alcuni dei temi che attendono una soluzione: Brexit, i Balcani occidentali, il partenariato con l’Africa. E poi von der Leyen ha preso la parola: “ogni giorno che perdiamo si indebolisce l’Europa” ha constatato, riferendosi alla pressione temporale che grava sulla necessità di “forgiare un accordo” sui temi economici e finanziari al prossimo summit di luglio. Ma si è detta “positiva rispetto al successo” del prossimo appuntamento perché “c’è unanimità nell’intento di usare questa opportunità per modernizzare la crisi”, sebbene “molti dettagli siano da negoziare”, a partire dall’ammontare del piano di rilancio. E poi “le sfide che c’erano prima della pandemia, restano”, ha aggiunto von der Leyen: i cambiamenti climatici, la digitalizzazione – che la pandemia ha fatto comprendere quanto sia “esistenzialmente importante” –, il posizionamento dell’Europa nel mondo.
Oltre all’Africa, e il previsto summit in autunno, si sono citati gli Stati Uniti, e, in molte delle domande, la Cina: l’Europa ha interessi enormi in quel Paese, ma la cosa è reciproca, hanno detto le due leader tedesche, e quindi “il dialogo su tutti i livelli andrà avanti”. Rispetto alla questione dei diritti umani, secondo Ursula von der Leyen “una posizione unita e sicura dell’Europa potrebbe avere effetti di lungo periodo”. Le due donne che ora guidano l’Ue, amiche di lungo corso ed entrambe dal sentire profondamente europeo, si sono dette più volte entusiaste di poter collaborare strettamente per i prossimi sei mesi: “conoscersi è un vantaggio”, ha detto von der Leyen, “c’è profonda fiducia tra di noi e dobbiamo conquistarci quella di tutti”.

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