Laudato si’: Calvani (Webster University), “l’umanità non può dare pieno potere a governi che curano solo i propri interessi. Serve una globalizzazione etica”

Nell’ambito delle iniziative per l’anno speciale dedicato all’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, il Forum internazionale di Azione Cattolica ha promosso oggi un incontro online su “L’appello del Papa nella Laudato si’. Unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale”. Sul tema è intervenuto Sandro Calvani, docente di Politica dello sviluppo sostenibile e affari umanitari alla Webster University e con esperienza pluridecennale sul campo in ambito Onu e nella Caritas. L’espressione del Cantico delle Creature di san Francesco “La Terra, la quale ne sustenta et governa” ripresa nell’incipit del documento del Papa, racchiude, secondo Calvani, “due condizioni non negoziabili e regole ineludibili della nostra azione di riparazione urgente” e insieme “l’essenza del cambiamento che Papa Francesco ci propone”. “Oggi vediamo manifestarsi le vene aperte del falso sviluppo, che per quattro decenni ha puntato a costruire ricchezza sgravata da tasse e lavoro senza dignità, invece di puntare sul benessere e sull’inclusione, sulla concentrazione del potere dominante invece che sulla cooperazione, sulla conoscenza senza carattere e sulla religione senza sacrificio”, denuncia Calvani. E insiste: “Un’umanità di 7,7 miliardi di persone non può sperare di dipanare le complessità che abbiamo toccato dando pieno potere a 194 governi, che curano solo i propri interessi”. L’invito del pontefice, nella lettura di Calvani, è a una “globalizzazione etica, che si prenda cura dell’umanità senza lasciare nessuno indietro”, anche attraverso un impegno concreto “per” e “con” i giovani.

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