Rogo baraccopoli Borgo Mezzanone: morto carbonizzato un africano. P. Lazzarato (Scalabriniani), “ennesima tragedia”

A causa delle fiamme divampate questa mattina alle 6 nel “ghetto” di Borgo Mezzanone (Foggia), una persona di origine africana è morta. Il suo corpo carbonizzato è stato trovato nella baracca in cui dormiva. Borgo Mezzanone non ha cessato di ospitare, poco fuori del centro abitato, un insediamento abusivo, un pezzo di terra detto “ex pista”, anche durante il tempo della pandemia. “Le 1500 persone che lo occupano sono le stesse che si è cercato di regolarizzare a ridosso della stagione dei raccolti ormai alle porte”, ricorda padre Mauro Lazzarato, superiore dei missionari Scalabriniani di Europa e Africa. “Non c’era bisogno dell’ennesima tragedia – afferma – per denunciare che il riconoscimento giuridico e l’impiego nel lavoro nei campi su cui tanto si discute vengono dopo l’accoglienza e la protezione necessaria e decisiva perché sia fatta salva innanzitutto la vita di ogni essere umano presente sul nostro territorio e si riconosca quella dignità che nessuna regola restrittiva o economica deve ignorare”, aggiunge Lazzarato.
A questa tragedia, viene ricordato in una nota dei Missionari Scalabriniani, fa il paio quanto riferito dalla cronaca qualche giorno fa: i soprannomi ingiuriosi e dispregiativi attribuiti agli sfruttati nei campi in Calabria. “Crediamo che le difficoltà ad uscire da una crisi che tutti stiamo attraversando non possono giustificare nessuna barbarie”, conclude la nota.

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