Coronavirus Covid-19: Patriarca (Anla), “nella fase 3 Governo dia vita a impegni economici concreti nei servizi di cura per famiglie, bambini e anziani”

“Cerchiamo di far compiere al nostro Paese un balzo in avanti qualitativo, facendo tesoro delle riflessioni e delle ricerche fino ad ora condotte. La fase 3 sia capace di visione e al contempo di una concretezza virtuosa e trasformatrice, guidata dalla pratica del principio di sussidiarietà”. Lo afferma il presidente nazionale dell’Associazione nazionale lavoratori anziani d’azienda (Anla), Edoardo Patriarca, riguardo gli aspetti necessari per la ripartenza del Paese superata l’emergenza sanitaria per la diffusione del Covid-19.
“Il welfare – prosegue – non è questione ancillare per la ripresa: temo prevalga ancora in troppi ambiti la concezione del welfare come spesa. In realtà si tratta di uno dei più lungimiranti fra gli investimenti perché tocca le infrastrutture sociali che valorizzano le comunità locali”. Per Patriarca, “abbiamo ora davvero l’occasione di dar vita a un nuovo patto che metta al centro la cultura della cura, condivisa e progettata tra pubbliche amministrazioni, Terzo settore e imprese”. Per il presidente Anla, “occorrono investimenti adeguati e per averli occorre cambiare l’impostazione generale, ancora troppo livellata sul piano assistenziale. Senza impegni economici concreti nei servizi di cura per le famiglie, i bambini e gli anziani non vi sarà alcuna ripresa ma solo palliativi e qualche punto in più di Pil se andrà bene”. “La nostra agenda è già scritta”, spiega Patriarca: “Completamento della riforma del Terzo settore; investimenti per i servizi all’infanzia da 0 a 6 anni; lotta alla dispersione scolastica con scuole aperte tutto il giorno; contrasto alla povertà educativa; rifondazione del sistema delle Residenze per anziani; approvazione della legge sull’invecchiamento attivo e sui caregiver familiari”. “Non abbiamo bisogno di passerelle mediatiche ma come associazione siamo pronti a collaborare e a fare la nostra parte perché come anziani del lavoro e volontari siamo in grado di incidere concretamente nel tessuto sociale”, rileva il presidente Anla che conclude con un duplice auspicio: “Come associazione ci auguriamo che il Familiy Act diventi presto legge dello Stato e, allo stesso tempo, chiediamo concreto e adeguato sostegno fiscale al welfare aziendale”.

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