Coronavirus Covid-19: mons. Pizziolo (Vittorio Veneto), “ora isolare il virus, non i più svantaggiati”

“Il tempo che abbiamo davanti deve caratterizzarsi in modo particolare come tempo di condivisione e di solidarietà”. Lo scrive il vescovo di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, nella lettera “Riprendiamo il cammino con fiducia” inviata – tramite il settimanale L’Azione – a tutti i fedeli della diocesi. Il documento è frutto dell’ascolto e del dialogo che il presule ha intrattenuto, in questo tempo segnato dal Coronavirus, con “molti gruppi di preti, di diaconi, di consacrati e consacrate e di laici”. La lettera presenta una riflessione sul significato dell’emergenza da Covid-19. Quella che il vescovo propone a tutti i fedeli è una rilettura, con gli occhi della fede, di quanto è accaduto in questi mesi, nella consapevolezza che il cristiano è chiamato “a credere che la vita è un dono e, conseguentemente, va donata”. “In questo momento credo che il pericolo incombente sia quello di creare, in nome del distanziamento sociale, un muro di divisione che allontana e separa quelli che possono dire ‘è andato tutto bene’ da quelli che non lo possono dire”.
Il timore del vescovo è legato all’“acuirsi delle divisioni sociali, del senso di rabbia, dell’inasprimento dei rapporti con gli immigrati, dell’aumento delle disuguaglianze, dell’ingiustizia e della povertà”. “Tutti fenomeni e atteggiamenti che sono alimentati quando non c’è la forte convinzione che è quella della solidarietà e della condivisione, e non quella dell’isolamento, l’unica strada per assicurare una ripresa dignitosa. Adesso è arrivato il momento di isolare il virus ma non gli altri da noi, soprattutto i più svantaggiati”.

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