Migrazioni: card. Bassetti, “superare la logica dell’emergenza” e sviluppare “politiche d’integrazione favorendo lo ius culturae”

Per affrontare la questione migratoria occorre “superare la logica dell’emergenza” dando vita a una politica “nazionale ed internazionale, che non si limiti solamente, è il caso storico dell’Italia, alle sanatorie ope legis ma che anticipi le crisi migratorie del futuro” provocate sempre “da fattori storico-politici ben noti a tutti gli esperti: guerre, disastri ambientali, crisi economiche”. Così il cardinale presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, nella relazione tenuta questo pomeriggio al webinar “Dialogo sui diritti umani. La protezione di migranti e rifugiati”, promosso nell’ambito del master in Diritto delle migrazioni dell’Università di Bergamo.
Per il porporato occorre inoltre sviluppare “innovative politiche dell’integrazione” favorendo “uno ius culturae che sappia includere fattivamente i nuovi cittadini mostrando la ricchezza e la storia della nostra tradizione superando la creazione di quegli esplosivi ghetti sociali sono presenti nelle periferie delle nostre metropoli”.
In questo quadro, ha aggiunto, la Chiesa deve “continuare il dialogo interreligioso. Ma con un obiettivo in più: creare consenso tra i popoli che appartengono alla ‘triplice famiglia di Abramo’ sulla centralità della persona umana”. Dal card. Bassetti l’auspicio della nascita di una “politica dell’umano”, mai come oggi “minacciato da processi che superano le divisioni ideologiche e religiose”. Di qui l’importanza di “mettere al centro della discussione la dimensione di creatura dell’uomo e il suo rapporto con il trascendente. Perché l’uomo non è né un prodotto economico, né un prodotto della scienza”.

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