Africa: Azione contro la fame, orti giardino per sostenere le donne incinta e contrastare la malnutrizione

L’agroecologia diventa realtà in alcuni villaggi dell’Africa; in particolare, in alcune comunità in Nigeria e in Camerun in cui opera Azione contro la fame. Nello stato di Yobe, nel nord-est della Nigeria, è stato promosso un progetto che mira ad aiutare le donne in attesa di un figlio, che allattano o che hanno bambini con età inferiore ai cinque anni, a realizzare dei veri e propri “orti giardino”. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sostenere le madri che non dispongono di cibo nutriente, private delle vitamine e dei minerali necessari, a scongiurare danni alla propria salute e a quella dei nascituri.
In Camerun, con il progetto “Pro-Act”, promosso da Azione contro la fame in collaborazione con altre realtà umanitarie internazionali, ben 27.400 persone, di 24 villaggi del dipartimento di Kadey, sono state beneficiarie di un vasto piano che mira a combattere la malnutrizione e l’insicurezza alimentare. L’arrivo dei rifugiati centroafricani nel 2014 aveva messo sotto pressione, nel Paese, le risorse naturali, oltre che i servizi e le infrastrutture di base (centri sanitari, scuole, pozzi, servizi igienici) – ricorda l’ong –. Adesso l’agroecologia è diventata, sia per i rifugiati che per le comunità ospitanti, più di una timida prospettiva per il futuro. Anselme Wondjang, facilitatore di uno dei gruppi che sono stati formati grazie al programma, ha spiegato che “Pro-Act, in pochi anni, ha prodotto risultati significativi: ha coinvolto 3.063 beneficiari unici sulle tecniche agrarie, impegnati in 218 ettari di terra. L’organizzazione ha offerto loro 77 corsi di formazione sulle tecniche agrarie e ha sensibilizzato, complessivamente, 159.556 persone in materia di nutrizione e diversificazione alimentare”.

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