Vaccini: Micucci (Amref Health Africa), “superare le disuguaglianze”

“La comunità internazionale ha la responsabilità di affrontare i nodi nella distribuzione e nella produzione dei vaccini che fino ad oggi hanno generato molte disuguaglianze in salute”: questo è il primo commento del direttore di Amref Health Africa- Italia, Guglielmo Micucci, riguardo al G20 della Salute, che si chiude oggi. “Che Roma si faccia promotrice di un approccio risolutore, in termini di diseguaglianze – l’auspicio -. Secondo una recente stima, solo 6 Paesi africani su 54, nel 2023, avranno raggiunto un’ampia copertura vaccinale. È inaccettabile. Il mondo deve cogliere questa triste occasione per supportare importanti passi in avanti in materia di salute dell’Africa, che è strettamente legata alla salute globale”.  “Negli anni che verranno, il mondo dovrà affrontare grandi sfide: la sovrappopolazione, le migrazioni, i cambiamenti climatici, l’insorgenza di nuove malattie infettive e il rischio di pandemie, proprio come già è accaduto con il nuovo Coronavirus – aggiunge Micucci -. Nelle aree più fragili ed economicamente svantaggiate del pianeta, come molti Paesi dell’Africa subsahariana, le conseguenze sanitarie di queste crisi saranno ancora più drammatiche. Per non soccombere di fronte a tutto questo, è indispensabile riconoscere lo stretto legame che unisce noi esseri umani con l’ambiente che ci circonda. Questo approccio, denominato One Health, si riferisce all’esistenza di ‘un’unica salute’, di tutte le specie viventi e delle risorse naturali in genere”. In merito ai vaccini, l’Africa è in fondo alla classifica dei continenti, per popolazione vaccinata: circa il 2,9% la percentuale di persone vaccinate con due dosi. Oltre il 27% della popolazione mondiale risulta completamente vaccinata, mentre in Europa oltre il 48%, in Usa il 52% e in Cina il 62%.

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