Diocesi: Milano, “Scegliere la pace”, il 23 settembre a Cornaredo giornata di testimonianze e festa con mons. Delpini

“Scegliere la pace. Un impegno personale, una prospettiva per tutti”: sabato 23 settembre al Centro sportivo “Pertini” di Cornaredo (via dello Sport, 70) è in programma, dalle 10 alle 17, una giornata di confronto, approfondimento e festa rivolta a obiettori in congedo, giovani del servizio civile e cittadini sensibili al tema della costruzione della pace. Nel pomeriggio l’intervento dell’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini. “In un contesto segnato da guerre e instabilità politiche, anche nel cuore dell’Europa, l’iniziativa, organizzata da Caritas Ambrosiana insieme a Csi (Centro sportivo italiano), Fom (Fondazione oratori milanesi) e alla Pastorale giovanile, vuole valorizzare l’esperienza e i percorsi di quelle migliaia di ‘costruttori di pace’ che, prima con l’obiezione di coscienza e poi con il servizio civile, si sono impegnate in attività di gratuità e prossimità alle persone più fragili, contribuendo a costruire la cultura della non violenza”.
Nella mattinata sono previsti gli interventi di Francesco Vignarca (Rete italiana pace e disarmo) e Mao Valpiana (Movimento nonviolento), seguiti da una intervista tripla, a cura del giornalista di “Famiglia Cristiana” Alberto Chiara, a Guido Acquaviva, obiettore di coscienza, già funzionario dei Tribunali penali internazionali, Silvia Motta, opeatrice sociale, già volontaria Servizio civile ad Haiti, e Lorenzo Radice, sindaco di Legnano. A seguire tavoli di lavoro, l’intervento dell’arcivescovo alle 14.30 e momenti di musica e intrattenimento.
“Noi e le altre pastorali diocesane – spiega Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, presentando l’iniziativa – siamo interessati a comprendere gli scenari odierni per aggiornare la cultura della non violenza, patrimonio della nostra storia. Intendiamo inoltre calibrare sempre meglio le azioni di pace che svolgiamo e sosteniamo in tanti luoghi di conflitto nel mondo e nelle nostre comunità locali, dove proviamo a gettare semi di fraternità e a creare durature condizioni di convivenza e riconciliazione”.

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