Colombia: nuovo tavolo di pace con la maggiore dissidenza Farc, ma nelle regioni periferiche proseguono i massacri

Si apre un nuovo tavolo di pace in Colombia. Il Governo di Gustavo Petro avvierà i colloqui con il più grande gruppo dissidente delle Farc, lo storico gruppo guerrigliero colombiano che ha cessato di esistere con gli accordi del 2016. Si tratta dell’autoproclamato “Estado Mayor Central”, guidato da Iván Mordisco, i cui componenti, attivi in varie regioni del Paese, non hanno riconosciuto il precedente accordo. I colloqui saranno ufficialmente avviati nella provincia del Catatumbo (Norte de Santander) l’8 ottobre. L’annuncio ufficiale è arrivato ieri, dopo un anno di colloqui e preliminari diversi mesi di vicissitudini, in una conferenza stampa tenutasi nel comune di Suárez, nel Cauca. I colloqui saranno accompagnati da un cessate il fuoco di dieci mesi, bilaterale e con protocolli, fino ad agosto 2024.
“Mai nella storia dei processi negoziali del Paese è stato fatto un cessate il fuoco di questa durata all’inizio di un processo di pace”, ha dichiarato Camilo González Posso, capo della squadra negoziale del Governo, che è in fase avanzata di dialogo con la guerriglia dell’Eln. La soddisfazione per il dialogo che avanza è, però, ampiamente smorzata dalle notizie di continui massacri che giungono dalle periferie del Paese. Negli ultimi giorni, tre giovani sono stati trucidati e lasciati in mezzo alla strada a Mocoa, nel Putumayo, mentre a San Martín, nel Meta, due donne e due uomini appartenenti allo stesso nucleo familiare sono stati uccisi in circostanze da accertare.
L’Istituto per gli studi sulla pace, Indepaz, ha presentato il suo ultimo rapporto sulle cifre della violenza nel Paese. Dal 1° gennaio al 18 settembre di quest’anno ci sono stati 65 massacri, con 211 vittime. Per quanto riguarda il numero di omicidi di leader sociali e difensori dei diritti umani, il rapporto indica che ci sono stati 123 casi.
“I tavoli per la ‘pace di tutti’ corrispondano alla costruzione collettiva della pace. Come voce della Chiesa nei dialoghi con l’Eln, chiedo al Clan del Golfo, alle fazioni delle Farc e alle terze parti in conflitto armato di fermare le loro azioni offensive e lo spargimento di sangue”, dichiara l’arcivescovo emerito di Cali, mons. Darío de Jesús Monsalve Mejía.

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