Fondazioni Grandi e Di Vittorio: Sergio (Un. Roma Tre), “Sassoli cercava la dignità della persona in ogni volto sofferente”

“Il baricentro della sua azione politica in Europa è stato il personalismo”. “Sassoli si rifaceva al personalismo di Maritain. Anche la pretesa che la politica potesse essere slegata dalla dimensione morale, con la politica come mera tecnica del potere, con la guerra come cuore di questa visione, è ciò contro cui si è scagliato maggiormente nei suoi contributi pubblici. Forte delle disposizioni del Concilio, per Sassoli la pace e la giustizia sono due metà indivisibili”. Questo il cuore dell’intervento della professoressa Marialuisa-Lucia Sergio, associato di Storia contemporanea a Roma Tre durante il seminario organizzato dalla Fondazione Achille Grandi (Acli) e dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio (Cgil) dal titolo “La Centralità della persona. Per un rinnovamento delle culture democratiche e del lavoro” svoltosi a Roma nella sede nazionale delle Acli. Per la professoressa Sergio, “Sassoli nei suoi ultimi interventi pubblici contesta l’Unione europea per il suo ruolo nello smantellamento dello stato sociale” e “invocava un nuovo ruolo del lavoro, con assicurazione europea contro la disoccupazione, per un salario minimo europeo, per la parità uomo-donna in tutto il territorio in Europa”. “La relazionalità della persona umana per Sassoli è la spina dorsale della politica, perché per lui ‘non c’è libertà di una persona, senza libertà di una comunità’”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia