Fondazioni Grandi e Di Vittorio: Cruciani (Uni Tuscia), “Bruno Trentin, riformatore attento al mondo del lavoro e alla dignità della persona”

“L’interesse di Bruno Trentin per il personalismo è uno degli apporti più importanti del suo lavoro di sindacalista prima e politico poi. Un interesse che si è concretizzato con il dialogo costante con il mondo cattolico per l’umanizzazione del lavoro, superando alcuni aspetti del marxismo e l’avvicinamento ad autori come Mounier e Maritain. Al centro della sua lotta il nodo del potere e dell’autodeterminazione dei lavoratori, passando dal concetto di classe operaia a quella del lavoratore e poi alla persona in quanto tale. Ma la chiamata alla guida della Cgil nel 1988 lo porterà a confrontarsi con le trasformazioni geopolitiche internazionali come la caduta del Muro e trasformare il sindacato in quello dei diritti e della solidarietà, capace di andare oltre la sola difesa del mondo del lavoro e occuparsi dei temi del femminismo, dell’ecologia e del processo di unificazione europea”: così il professor Sante Cruciani, docente Storia delle relazioni internazionali presso l’Università della Tuscia, durante il seminario organizzato dalla Fondazione Achille Grandi (Acli) e la Fondazione Giuseppe Di Vittorio (Cgil) dal titolo “La centralità della persona. Per un rinnovamento delle culture democratiche e del lavoro”, svoltosi oggi a Roma nella sede nazionale delle Acli. Al cuore delle relazioni le figure del sindacalista e politico Bruno Trentin e del giornalista e parlamentare europeo David Sassoli, scomparso nel gennaio 2022, come esempi di cultori del personalismo, del valore del lavoro e dell’europeismo come antidoto ai nazionalismi.

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