Ue: nuova prospettiva globale per affrontare le minacce dei cambiamenti climatici per pace, sicurezza e difesa

La Commissione europea e l’Alto rappresentante Ue per la politica estera hanno adottato oggi una comunicazione comune che illustra in che modo l’Ue “affronterà il crescente impatto dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale nei settori della pace, della sicurezza e della difesa”. “Il ripetersi di fenomeni climatici estremi, l’innalzamento delle temperature e dei livelli del mare, la desertificazione, la carenza idrica, le minacce alla biodiversità, l’inquinamento e la contaminazione dell’ambiente stanno minacciando la salute e il benessere dell’umanità e possono accrescere gli sfollamenti, i movimenti migratori, le pandemie, i disordini sociali, l’instabilità e persino i conflitti”, spiegano a Bruxelles. “Anche le forze armate europee devono far fronte alle difficili e mutevoli condizioni operative dovute ai cambiamenti climatici. Queste nuove minacce hanno già spinto alleati e partner ad aggiornare le loro politiche”. La comunicazione fissa il quadro dell’Ue per rispondere a queste sfide, “poiché riguardano la nostra società e le nostre operazioni di sicurezza, nonché l’intensificarsi della concorrenza geopolitica sulle risorse e tecnologie necessarie per la transizione ecologica”.
L’Ue intende così “integrare meglio il nesso tra clima, pace e sicurezza nelle politiche esterne dell’Ue, con una serie di azioni concrete a tutto campo sul fronte dei dati, delle politiche, delle missioni, della difesa e della cooperazione con i partner terzi per garantire che gli impatti vengano presi in considerazione a tutti i livelli del processo di elaborazione delle politiche, della programmazione e delle operazioni nel campo delle relazioni esterne”. La comunicazione comune definisce quattro priorità principali: “Rafforzare la pianificazione, il processo decisionale e la messa in atto, attraverso analisi affidabili e accessibili basate su dati concreti sul nesso tra clima e sicurezza”; “rendere operativa la risposta alle sfide climatiche e alla sicurezza nell’azione esterna dell’Ue, tra l’altro integrando il nesso tra clima e sicurezza nelle analisi dei conflitti regionali e nazionali”; “perfezionare le misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici nelle operazioni e infrastrutture civili e militari degli Stati membri per ridurre i costi e l’impronta ecologica”; rafforzare le alleanze internazionali nelle sedi multilaterali e con partner come la Nato, in linea con l’agenda dell’Ue in materia di cambiamenti climatici e ambiente. Per realizzare queste priorità sono previste 30 azioni concrete.

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