Sinodo: suor Coppa (Uisg) su Instrumentum laboris, “promuovere uno stile di governo partecipativo”

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

L’Instrumentum laboris del Sinodo “verrà letto attentamente da ogni suora che sarà presente al Sinodo e poi condiviso insieme come gruppo con il metodo della conversazione spirituale”. Lo ha annunciato suor Nadia Coppa, presidente dell’Unione internazionale superiore generali (Uisg), intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del documento, in sala stampa vaticana. La Uisg, organizzazione mondiale di quasi 2.000 leader di congregazioni religiose femminili, “intende presentare il documento ai suoi membri nei prossimi giorni attraverso un webinar online con traduzione in più lingue”, ha reso noto suor Coppa: “Cercheremo inoltre, di coinvolgere le religiose di tutto il mondo, le loro collaboratrici e coloro tra i quali vivono, invitandole ad iniziare un processo di riflessione e discernimento in modo che anche loro possano offrire spunti e riflessioni da diversi contesti e culture. Condivideremo alcune delle domande indicate nelle schede per accogliere la sapienza delle altre sorelle, che vivono spesso ai margini della società e della Chiesa. Per la Uisg questo è l’inizio di un lungo processo – un lungo cammino di cambiamento e trasformazione in cui ci sentiamo chiamate ad impegnarci. Sappiamo per esperienza vissuta che la sinodalità non è solo una teologia, ma è anche una pratica spirituale, è un modus vivendi et operandi che va coltivato e vissuto”. “Come suore che svolgono servizi di governo delle congregazioni religiose femminili, ci sentiamo chiamate a sviluppare un modo diverso di vivere e di governare”, ha assicurato la religiosa: “Studieremo come il documento ci chiama a vivere la comunione, la missione, la partecipazione, promuovendo una formazione permanente sulla sinodalità, finalizzata ad approfondire gli spunti che le schede offrono”. Per l’Uisg, in particolare, “sarà importante promuovere uno stile di governo che sviluppi strutture e processi partecipativi in cui i membri possano discernere insieme una nuova visione per la Chiesa e per la missione di ogni singola Congregazione”.

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