Sanità: p. Arice (Cottolengo), “recuperare il carisma fondante della realtà cattolica. Per noi è irrinunciabile rimanere struttura no profit”

“Il Servizio sanitario nazionale universalistico, almeno nel nostro Paese, è sempre più fragile e per questo sempre più necessario, anche per questo occorre recuperare il carisma fondante della sanità cattolica, pur consapevoli della difficoltà a mantenere istituzioni no profit, a volte per mancanza di capacità gestionale e trasparenza, altre volte per la difficoltà a reperire le risorse necessarie”. Lo ha affermato questa mattina, don Carmine Arice, padre generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, intervenendo all’evento “Life and Health Sciences” alla Pontificia Accademia delle Scienze. “La sanità è un business così importante da costituire la maggior voce di spesa del bilancio di ogni Stato”, ha osservato p. Arice, sottolineando che “esso può essere anche terreno fertile per quanti, intuendone la ghiotta possibilità, non si fanno scrupolo di coscienza per fare affari sulla pelle dei malati!”. “Il moltiplicarsi nel nostro Paese di strutture sanitarie profit, accessibili a pochi, magari originariamente nate da famiglie religiose che hanno dovuto cedere per insostenibilità economiche la loro opera, lo dimostra”, ha proseguito, spiegando che “gli investimenti carismatici, cioè i servizi offerti per le fasce economicamente più fragili di coloro che hanno bussato alla porta della Piccola Casa, nello scorso anno, in Italia ci ha visti impegnati per oltre 10 milioni di euro. Di questa scelta non ci pentiamo, anzi ne siamo onorati, anche se la domanda di giustizia risuona forte ed insistente”. “Per la Piccola Casa della Divina Provvidenza – ha precisato il padre generale – è irrinunciabile rimanere struttura no profit, vista la sua origine, la sua missione e la sua storia. Difficilmente, infatti, i veri poveri indigenti potrebbero bussare a strutture di altro profilo. E, d’altro canto è necessario e giusto che anche i poveri ricevano quanto la scienza medica, oggi mette a disposizione per la salute di tutti; per questo cerchiamo anche di non venir meno, per quanto possibile, ad offrire una cura competente ed efficace”.

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