8xmille alla Chiesa cattolica: Cei, un Dossier racconta iniziative e progetti in Italia e all’estero

In occasione del lancio della nuova campagna di comunicazione dell’8xmille della Conferenza episcopale italiana, è stato presentato anche un Dossier con alcuni esempi concreti di come viene utilizzato l’8xmille. Ad esempio, sulla base dei risultati conseguiti con il servizio di ascolto e di sostegno rivolto alle persone e alle famiglie in difficoltà, la Caritas diocesana di Albano Laziale ha deciso di potenziare l’attività mediante il rinnovo dei locali, dando vita ad uno spazio polifunzionale dove donne e uomini sono accolti e ricevono beni di prima necessità. Il “Centro d’ascolto diocesano” è il punto di riferimento organizzativo della cittadina nel cuore dei Castelli Romani, aperto nei giorni dispari dalle 10 alle 12, grazie ad una squadra composta da 12 volontari e 2 operatori che si occupano dei colloqui preliminari per accedere ai servizi offerti, dell’accoglienza delle famiglie, dell’organizzazione e della gestione del magazzino. Qui persone in difficoltà trovano vestiario, servizi docce, lavanderia e distribuzione alimentare oltre ad un pranzo domenicale aperto a tutti i senza fissa dimora. Opera segno della Caritas, sostenuta con 60.000 euro provenienti dai fondi 8xmille alla Chiesa cattolica, concentra in sé molti aspetti richiesti da chi adotta percorsi di ascolto, accompagnamento, accudimento e reinserimento sociale. Il Centro d’ascolto è il luogo ideale per occuparsi degli ultimi, con il nuovo Ambulatorio Caritas, aperto il mercoledì e venerdì pomeriggio, che fornisce visite specialistiche gratuite grazie ad un team di medici e con l’Oasi della salute, un camper medico itinerante, organizzato in collaborazione con l’Ospedale Fatebenefratelli di Roma, che offre visite ed esami specialistici agli indigenti. La vocazione agricola e turistica del territorio salentino, ricco di tipicità e di storia, fa da cornice al progetto “Opera Seme Farm”, voluto e promosso dalla Caritas diocesana di Nardò-Gallipoli (Le), per la promozione e la valorizzazione del lavoro, del territorio e della persona umana. È una realtà che si innesta sulla già avviata e consolidata esperienza di “Opera Seme”, progetto volto alla produzione e distribuzione di prodotti alimentari partendo da ciò che il territorio offre per valorizzarlo, potenziarlo e rileggerlo. “Opera Seme Farm è uno spin off di Opera Seme – spiega don Giuseppe Venneri, direttore della Caritas di Nardò-Gallipoli – finalizzato alla promozione del lavoro, del rispetto dell’ambiente e del territorio, cercando di applicare una carità creativa che promuova integralmente la persona umana, creando opportunità per prevenire le povertà. Il nostro obiettivo consiste nel rivalutare l’agricoltura come strumento di sviluppo del territorio con un’attenzione ai valori anche per dimostrare che si può far economia senza caporalato nel rispetto di un lavoro etico”. Sostenuto nel primo biennio, dal 2019 al 2020, dai fondi 8xmille alla Chiesa cattolica, questo progetto di valorizzazione dei prodotti del territorio è stato arricchito ed ampliato grazie ad altri 130.000 euro per il 2022. Nel Dossier sono raccontate iniziative sostenute dall’8xmille in tutta Italia: da Ancona a Brindisi, da Roccella Jonica (diocesi Locri-Gerace) a Seregno, da Verona a Tosamaganga in Tanzania. I progetti raccontati riguardano il restauro di una chiesa, una mensa per disoccupati, migranti, senza fissa dimora, l’accoglienza di migranti, un dormitorio per senza fissa dimora, un condominio solidale per donne in difficoltà con figli e un ospedale.

 

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