Turchia: Istanbul, irruzione al grido di “Allahu akbar” di giovani islamici nella chiesa di s. Antonio. P. Pista (guardiano), “non è un fatto isolato”

Chiesa s.Antonio di Istanbul (foto I.P.)

Irruzione di alcuni giovani islamici oggi pomeriggio nella chiesa di Sant’Antonio, a Istanbul, nel centro città, al grido Allahu akbar. 21 aprile è giorno di chiusura del Ramadan e si celebra Eid al-Fitr, la fine del digiuno, che in Turchia si chiama “Ramazan Bayrami”. Una delle due guardie di sicurezza è stata malmenata ed è stata ricoverata in ospedale ma non verserebbe in gravi condizioni. A riferire la notizia al Sir è il guardiano della chiesa, il padre conventuale Iulian Pista, che si trova a Nicosia (Cipro) per partecipare al simposio della Roaco sui 10 anni della promulgazione della Esortazione postsinodale Ecclesia in Medio Oriente. “Da Istanbul mi hanno informato della vicenda – racconta al Sir -. Tre giovani sono entrati nel cortile interno della nostra chiesa e una delle due guardie di sicurezza ha provato a parlare chiedendo loro di entrare con rispetto. Ne è nata una discussione animata che fuori della chiesa si è trasformata in una aggressione alla guardia poi rimasta ferita. Sant’Antonio – ricorda il padre conventuale – è l’unica chiesa in Turchia che è sempre aperta e visitata da migliaia di persone, tra turisti e gente del posto. Tutte le altre chiese hanno metal detector e controlli. Noi continueremo a comportarci come abbiamo sempre fatto. Non si tratta di un fatto isolato – conclude il padre guardiano – perché qualche settimana fa un giovane ha tentato di accoltellare la Sicurezza ma fortunatamente senza esito. L’attentatore è stato fermato e poi rilasciato dalla Polizia turca”.

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