Ucid: Movimento Giovani, Andrea Saponaro nuovo segretario generale aggiunto. Quilici e Carilli nominati vicesegretari

(Foto: Movimento Giovani dell’Ucid)

Il comitato nazionale del Movimento Giovani dell’Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti), riunitosi oggi, venerdì 14 aprile, da remoto, ha nominato Andrea Saponaro come segretario generale aggiunto. Saponaro, romano, manager con ruoli di responsabilità nell’ambito della pianificazione e del controllo di gestione presso primarie aziende italiane, ha studiato a Roma laureandosi nel 2014 in Economia e Management presso l’Università di Roma Luiss Guido Carli, e conseguendo successivamente due master presso l’Università europea di Roma e la Luiss Business School. Attivo fin da giovanissimo nel sociale, nel Movimento Giovani dell’Ucid nazionale ricopriva già la carica di consigliere.
“Ringrazio il presidente, Benedetto Delle Site, per la fiducia”, ha affermato il neo segretario aggiunto, sottolineando che “Ucid e in particolare il Movimento Giovani hanno il compito di testimoniare l’etica e la dottrina sociale della Chiesa nelle aziende italiane e nel mondo professionale, confido di poter svolgere al meglio il mio ruolo coerentemente con i valori che la mia famiglia mi ha trasmesso, ancora più necessari in una fase delicata in cui siamo chiamati tutti ad uno sforzo per la ricostruzione dell’Italia”.
Sono stati inoltre nominati due vicesegretari, Lorenzo Quilici, genovese e funzionario pubblico, e Paolo Carilli, messinese, Ceo di Ieeg Solution, azienda specializzata in progettazione e sviluppo informatico.
“I tre nuovi dirigenti della segreteria – ha evidenziato il presidente nazionale, Benedetto Delle Site – si affiancheranno al segretario e ai vicesegretari già in carica, Simona Mulè, Chiara Fadda e Andrea Coppola, confermando la scommessa fatta un anno e mezzo fa dal Movimento Giovani di voler raccogliere giovani talentuosi, professionisti affermati, donne e uomini stimati, per metterli al servizio del Paese. Questo è il momento dei civil servant, perché i problemi che il nostro tessuto economico-produttivo e il sistema Italia vivono possono essere affrontati e superati solamente attraverso una convergenza fra le istituzioni politiche preposte e le espressioni migliori della società civile disposte a mettersi in gioco, praticando la sussidiarietà”.

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