Persona e relazione: Costa (Univ. Roma Tre), “sociologia e Dottrina sociale della Chiesa possono collaborare”

La sociologia e la Dottrina sociale della Chiesa possono sembrare due ambiti disciplinari “completamente diversi tra loro. Nel tempo sono stati anche circonfusi da un clima di diffidenza. La Dottrina sociale della Chiesa, invece, è nata nello stesso momento in cui è stata istituzionalizzata la sociologia, la quale, a sua volta nasce con l’enciclica sociale Rerum Novarum promulgata nel 1891 al fine di comprendere i cambiamenti e i processi di industrializzazione proprio come la Dottrina sociale della Chiesa”. Il forte legame esistente tra le due discipline è stato analizzato da Cecilia Costa, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al Dipartimento Scienze della formazione dell’Università degli studi di Roma Tre. Intervenuta al convegno “Identità e relazione: sguardi concentrici sulla persona”, promosso dall’Associazione docenti italiani di filosofia (Adif) per i 50 anni di fondazione, Costa si è soffermata su “Persona e relazione: una riflessione sul possibile incontro tra sociologia e Dottrina sociale della Chiesa”. Nell’aula Volpi del Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università Roma Tre, la docente ha spiegato come “due domini scientifici molto diversi possono collaborare perché abitano degli spazi teorici e semantici che li avvicinano a cominciare dalla relazione della persona”. A partire dalla Costituzione pastorale “Gaudium et spes”, uno dei principali documenti del Concilio Vaticano II, fino ad arrivare al pontificato di Papa Francesco, Costa ha affermato che “la Chiesa ha bisogno di calarsi nella storicità dell’uomo e nel racconto del mondo. Quindi, sempre più discipline scientifiche e profane devono incontrarsi con la teologia”.

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