Beni culturali: Museo diocesano tridentino, domani il convegno “Curare l’arte” sui restauri effettuati in 10 anni

Mercoledì 8 novembre il Museo diocesano tridentino celebra dieci anni di passione, dedizione e impegno nella conservazione e nel restauro di preziose opere lignee in una giornata di studi dedicata.
“Questo straordinario progetto ha visto la rinascita di capolavori che narrano secoli di storia e devozione. Tra le opere restaurate, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, spiccano il polittico ad ante mobili proveniente dalla chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Trento, realizzato intorno al 1480-1482, e una serie di importanti dipinti su tavola già conservati nella cattedrale di San Vigilio: la Madonna con il Bambino e i Santi Giorgio e Vigilio (fine del XV secolo) commissionata dal canonico Georg Nothaft, la Crocifissione (1504) un tempo posta a corredo della tomba del principe vescovo Udalrico di Lichtenstein, la Messa di San Gregorio Magno (1590 circa) realizzata da Paolo Naurizio. Proviene invece dal palazzo vescovile la tavoletta con l’Orazione nell’orto (inizio del XVII secolo) copiata da un originale del Correggio”, si legge in una nota.
Per celebrare questa impresa di restauro, il Museo diocesano tridentino organizza una giornata di studi dedicata, un’opportunità unica per condividere i risultati di questi interventi. Il convegno – intitolato “Curare l’arte. Dieci anni di restauri al Museo diocesano tridentino” – offre un’analisi approfondita delle varie fasi del restauro, dalla fase progettuale a quella diagnostica, dall’attuazione all’importanza del mantenimento. Oltre a mettere in luce il lavoro svolto, “l’evento – spiega la nota – offre una preziosa opportunità per approfondire la conoscenza storica e artistica di altri manufatti conservati nel territorio, oggetto di attenzione e studio da parte della Soprintendenza. Saranno inoltre esplorate delicate questioni relative allo smembramento e alla musealizzazione di complessi altaristici di grande importanza storica e artistica”.
È possibile seguire anche on line il convegno a questo link.

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