Usura: Vincifora, “fenomeno molto sotterraneo”. Torrigiani, “di fronte ai volumi di gioco d’azzardo improcrastinabile rendere i processi di tutela della salute sempre più funzionali”

(Foto: Consulta nazionale antiusura)

“Il delitto di usura vede quali vittime diverse tipologie di persone offese, dalle famiglie più povere sino alle piccole e medie imprese, le quali ricorrono a un’offerta di denaro dato in prestito che, proprio per le condizioni di crisi economica, appare come un’immediata e possibile soluzione per ottenere pronta liquidità, in ragione della frequente impossibilità di accedere al mercato legale del credito”. Lo ha spiegato Vincenzo Vincifora, funzionario dell’Ufficio del commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, intervenendo al convegno nazionale “Nel nuovo scenario socio-economico, l’azzardo anticamera dell’usura”, che si è svolto sabato a Palermo. “L’usura – ha aggiunto – è un fenomeno molto sotterraneo giacché chi ne rimane intrappolato trova molto difficile palesare, con la denuncia dei fenomeni criminosi subiti, la propria condizione di crisi economica o di povertà che l’ha portato a ricorrere al prestito usurario. Una forte azione è anche svolta – in un’ottica di sinergia con le istituzioni – dalle Fondazioni antiusura, molto vicine, nella quotidianità, alle problematiche degli operatori economici più esposti alla criminalità organizzata, e dalle associazioni antiracket ed antiusura iscritte negli albi prefettizi, ai quali è riconosciuta dalla normativa in materia un ruolo determinante nell’ambito del sostegno alle vittime”.
“Il fenomeno dell’azzardo, attraverso un’ascesa pressoché irrefrenabile, ha assunto oramai da anni dimensioni di volumi di denaro impressionanti, che in più di un’occasione hanno dato e danno luogo a fenomeni degenerativi di natura economica e sociale – ha messo inevidenza Filippo Torrigiani, consulente della Commissione parlamentare antimafia –. E tuttavia, per avere piena contezza di cosa significa l’azzardo, mettiamo all’attenzione alcuni dati: nel corso del 2021 sono estremamente preoccupanti. In questo anno, infatti, la raccolta del gioco in Italia ha sfiorato i 110 miliardi di euro, con una perdita netta per i giocatori di 15.412.231.206 euro, e tutto questo con punti gioco chiusi e slot e vlt disconnesse per circa 8 mesi a causa delle chiusure imposte dalla pandemia”. E ancora: “Nell’arco temporale 2011-2021 il volume di denari veicolati nei vari canali di gioco è stato di 1,03 trilioni di euro. Dinanzi ad un fenomeno di enormi dimensioni come quello dei giochi e delle scommesse, è divenuto improcrastinabile rendere i processi di tutela della salute in primis, vigilanza, regolamentazione, controllo e repressione sempre più funzionali ed ordinati con l’obiettivo di garantire legalità all’intero sistema”. Per Torrigiani, “non di meno giova rammentare che il fenomeno concorre, peraltro a produrre quella che è anche definita ‘povertà indotta’. Uno sviluppo corretto, equilibrato e sostenibile di un mercato in continua evoluzione passa necessariamente da un apparato che ne garantisce legalità, efficienza della vigilanza e controlli che lo Stato deve assicurare”.
Aniello Baselice, medico psicoterapeuta del Dipartimento Dipendenze Asl Salerno e consulente scientifico del Centro Addiction e Dga Gruppo Logos Odv (Sa), ha parlato dei fattori patologici del sovraindebitamento.

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