Giornata mondiale poveri: mons. Battaglia (Napoli), “non distogliere lo sguardo dalle ingiustizie perpetrate ai danni dei deportati dalla sventura”

(Foto di repertorio)

“Dio ama i poveri ma chiama alla giustizia, chiama alla conversione. Chiama tutti, cristiani e non cristiani”. Lo scrive l’arcivescovo di Napoli, mons. Mimmo Battaglia, in un messaggio per la settima Giornata mondiale dei poveri, che ricorre domenica 19 novembre. Il presule, in occasione della Giornata, celebrerà l’Eucaristia domenica 19 novembre, alle 11.30, presso la basilica del Carmine Maggiore in Napoli, a cui farà seguito alle ore 13 il pranzo coi bisognosi nel chiostro della basilica.
Dio, evidenzia l’arcivescovo, “chiama la nostra Chiesa, la nostra città di Napoli e le nostre città, la nostra comunità intera a non distogliere lo sguardo dalle ingiustizie perpetrate ai danni dei deportati dalla sventura, dagli umiliati della nostra ‘Sion’, qui e adesso, incarnata in chi non ha casa, non ha lavoro, non ha cibo da mettere a tavolo, nei troppo soli, nei troppo dimenticati, nei troppo traditi dalle tante promesse mai mantenute”.
Mons. Battaglia chiarisce: “Sedersi a tavola con loro in questo giorno non sarà allora solo un gesto scenografico per rappresentare un incontro pietoso ed esemplare, ma provocazione di nuova sostanza di scambio, profezia di compagnia, oltre il segno per raccontare ai poveri, nostri fratelli e nostre sorelle, la nostra povertà che ha bisogno di spezzare il pane con la ricchezza della loro vita, la nostra volontà di dividere il pane della fraternità, il nostro giuramento che ci induce a non bestemmiare più il Dio di ogni bontà, nascondendo il nostro sguardo allo sguardo dei poveri”.
“Ci siederemo oggi alla stessa mensa della Parola e dell’Eucaristia e ci abbracceremo nella pace del Maestro riscoprendoci suoi discepoli nello spezzare il pane. Condivideremo il pranzo dell’amicizia, la tavola ci aspetta per essere commensali, per servirvi come Cristo all’altare, convinti ogni giorno, e non lo dimenticheremo, che voi siete la parte migliore, voi siete il volto di Dio, voi siete il nostro riscatto”, sottolinea il presule.
“Ogni giorno, oltre questo giorno, ricorderemo a noi stessi che solo là dove il povero, il nudo, l’ammalato, il forestiero, il prigioniero è abbracciato dalla misericordia, lì Dio è presente e se gli chiediamo di mostraci il suo volto per essere salvati, è nel volto del povero riscattato che si riversa su di noi la gioia della salvezza. Possa il Signore, amante della vita, concedere alle nostre mani la forza di innalzare i poveri per dare alla vita giustizia e pace, per costruire una nuova alleanza tra sorelle e fratelli per un mondo profumato di carità e amore”, conclude mons. Battaglia.

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