Gioco d’azzardo: Ceis Treviso, ripartono oggi gli incontri con i ragazzi degli istituti superiori sul Gap

Gli istituti scolastici della Marca sono sempre più sensibili al tema delle patologie e all’adozione di iniziative e percorsi per sensibilizzare e proteggere i loro ragazzi e ragazze dall’abuso di alcool, sostanze stupefacenti e gioco d’azzardo. Riparte infatti oggi da due classi dell’Istituto Ipsasr Cerletti di Piavon di Oderzo il progetto “Gap – Gioco d’azzardo patologico” di Ceis Treviso in coprogettazione con l’Ulss2 Marca Trevigiana, che prevede una narrazione frontale dell’argomento – accompagnata da un’attività laboratoriale di gruppo – sostenute da una educatrice e una psicologa della Cooperativa di viale Felissent. Diciassette le classi e tredici gli istituti coinvolt in tutta la Marca da qui alla primavera 2024 a fronte di una richiesta ben più ampia.
Il progetto “Gap – Gioco d’azzardo patologico”, inserito nel Piano regionale sul Gioco d’azzardo patologico, è finanziato dal Servizio Dipendenze dell’Ulss2 Marca Trevigiana e vede capofila la Cooperativa Olivotti con partner Ceis Treviso. I primi a beneficiare della nuova annualità 2023-2024 del progetto sono stati proprio oggi nelle loro classi i ragazzi e ragazze dell’Istituto Ipsasr Cerletti di Piavon di Oderzo. Ogni classe è protagonista di un intervento di 6 ore – suddiviso in tre appuntamenti – condotto dall’educatrice Ilaria Gastaldo e dalla psicologa Martina Fighera del Ceis Treviso. Il primo incontro prevede una panoramica sul gioco d’azzardo e i suoi fattori di rischio, mentre il secondo si concentra su false credenze, calcolo delle reali possibilità di vincita e pressioni dei pari che possono condurre all’abuso; il terzo e ultimo ha come argomenti la prevenzione e protezione dalla ludopatia e invita ragazzi e ragazze alla partecipazione al concorso creativo tematico con la realizzazione di produzioni e materiali per promuovere tra i loro coetanei uno stile di vita libero dal gioco d’azzardo. I lavori saranno presentati in occasione dell’incontro conclusivo nella primavera 2024. Non solo: il Ceis Treviso ha previsto altri incontri della durata di 4 ore rivolti questa volta ai gruppi territoriali di adulti significativi per giovani adolescenti, quali insegnanti, genitori, associazioni e agenzie educative in generale.
“Siamo certe che anche quest’anno incontreremo ragazzi e ragazze curiosi e sensibili a questa tematica, di cui sanno ancora poco ma che cominciano a conoscere”, spiegano Gastaldo e Fighera. “Da tutti i nostri incontri emerge chiaramente un bisogno di confronto degli adolescenti sui temi delle dipendenze e una richiesta di ricevere gli strumenti giusti per difendersene, soprattutto considerando la pressione che i pari possono esercitare su di loro. Come sempre crediamo che la prevenzione in tema di abuso patologico sia la migliore arma possibile contro questa problematica ancora molto presente all’interno della nostra società”.

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