Povertà: Caritas Roma, Capitale regredita di almeno 50 anni

A Roma il 42,2% dei residenti dichiara un reddito inferiore ai 15mila euro. A seguire, il 37,1% è nella fascia 15mila-35mila euro, il 18,3% dichiara più di 35mila euro ma meno di 100mila. Il 2,4% dei contribuenti percepisce più di 100mila euro e detiene il 17,6% del reddito dichiarato nella Capitale, pari a oltre 8 miliardi di euro. La forbice tra i pochi ricchi e l’esercito dei poveri si allarga vertiginosamente di anno in anno. È quanto emerge dal VI Rapporto “La povertà a Roma: un punto di vista”, che per il 2023 è incentrato su “Le città parallele”. Curato dall’area studi e comunicazione della Caritas diocesana di Roma, basato su dati aggiornati all’8 novembre scorso, è stato presentato questa mattina nella sala Ugo Poletti del Vicariato di Roma. In 180 pagine, corredate da infografiche e tabelle, presenta le tante facce della città Capitale d’Italia, museo a cielo aperto, attrazione per milioni di turisti ogni anno, centro nevralgico della politica nazionale e internazionale. Tutte qualità che farebbero di Roma la città ideale. Ma sfogliando le pagine del volume si fanno i conti con una Roma capitale delle disparità in ambito territoriale, generazionale e di nazionalità, regredita di almeno 50 anni. A quando, cioè, don Luigi Di Liegro, primo direttore della Caritas di Roma, organizzò il convegno su “I mali di Roma”. Analizzando nel dettaglio l’aspetto reddituale, Roma presenta disparità tra generazioni, generi, cittadinanza e area di residenza. Il rapporto si basa sui dati dell’ufficio statistico di Roma Capitale relativi all’anno fiscale 2020 quando la popolazione era pari a 2.822.981 cittadini distribuiti sui 15 municipi. I residenti che all’epoca avevano presentato la dichiarazione dei redditi erano 1,8 milioni. Di questi il 51% donne e l’8,6% cittadini di nazionalità straniera provenienti soprattutto da Romania, Bangladesh e Filippine. Insieme costituiscono oltre il 40% dei redditi di stranieri. Il resoconto fiscale 2020 presenta i romani come sempre più poveri: il reddito medio per i contribuenti è pari a 25.703 euro contro i 26.148 euro dell’anno precedente. I residenti nel Municipio II dichiarano di più, oltre 41mila euro. I cittadini del Municipio I percepiscono un reddito di 37.787,82 euro. Il Municipio VI è quello nel quale la media dei redditi risulta più bassa (17.058 euro) ampiamente al di sotto (-33,6%) del reddito medio dei contribuenti romani. La classe di età tra i 60 e i 74 anni è quella che in media gode di un reddito più alto (31.962 euro) ed è la classe di età più ricca in tutti i 15 municipi. I percettori di reddito sotto i 30 anni sono invece quelli che hanno una media reddituale inferiore. Il volume, presentato a pochi giorni dalla VII Giornata mondiale dei poveri che si celebra domenica 19, si apre con uno sguardo sulla situazione italiana dove nel 2022 sono risultate in condizione di povertà assoluta poco più di 2,18 milioni di famiglie (8,3% del totale da 7,7% nel 2021) e oltre 5,6 milioni di singoli individui (9,7% in crescita dal 9,1% dell’anno precedente). Un peggioramento imputabile in larga misura alla forte accelerazione dell’inflazione. In particolare, la povertà assoluta è uno stato che interessa quasi un milione 269 mila minori (13,4%, rispetto al 9,7% degli individui a livello nazionale). Non è una sorpresa che i cittadini più a rischio risiedono nel Mezzogiorno. Tornando a focalizzarci su Roma, per quel che riguarda il reddito familiare medio si attesta a 39.318 euro, ben al di sotto di quanto registrato nel Municipio II (60.836 euro), mentre nel Municipio VI la media del reddito familiare si attesta su un valore più basso del 31,4%. È stato calcolato il reddito medio pro capite suddividendo il reddito familiare per i componenti dei singoli nuclei. Il valore medio ottenuto si attesta a 21.353 euro, che scende a 12.770 euro per le famiglie con minori, mentre raggiunge i 28.831 euro per le famiglie senza minori a carico. Gli statistici di Roma Capitale hanno inoltre indicato le “situazioni emergenziali” all’interno del territorio capitolino cercando di stimare le famiglie che si trovano in situazione di difficoltà economica. Per fare ciò si è stabilita una soglia di reddito percepito dal nucleo familiare pari a 25.000 euro che, unita alla presenza di minori all’interno dello stesso, fosse compatibile con una situazione di difficoltà. I dati ottenuti mostrano una maggiore presenza di famiglie particolarmente vulnerabili nei municipi V, VI, VII e X.

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