Povertà: Trincia (direttore Caritas Roma), “non solo grida di dolore ma anche motivi di speranza”

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

Non solo dati allarmanti sulla povertà in costante aumento, sull’irrisolta e annosa questione abitativa o sulla crescente difficoltà ad accedere al Servizio sanitario nazionale. Il Rapporto “La povertà a Roma: un punto di vista” curato dalla Caritas diocesana, offre anche “motivi di speranza”. Per il Giustino Trincia, direttore dell’organismo diocesano, è importante promuovere e tutelare il bene comune creando percorsi di alleanza per fare il bene della Città. “Abbiamo delle opportunità importanti per farlo come l’attuazione dei progetti del Pnrr e il Piano Sociale partecipato” ha affermato durante la presentazione del volume dedicato a “Le città parallele”, svoltasi questa mattina nella sala Ugo Poletti del Vicariato di Roma. Cogliendo anche l’occasione per annunciare che da oggi è online il nuovo sito della Caritas di Roma, Trincia ha rimarcato che manca poco più di un anno al Giubileo del 2025 e l’auspicio è che questo rappresenti “un’occasione per tutti, comunità civile, istituzioni e comunità religiose, di promuovere segni tangibili di remissione dei debiti”. Ancora, per il direttore della Caritas di Roma motivi di speranza sono rappresentati dai piani di lavoro istituzionali come il “Piano Casa varato da Roma Capitale con l’auspicata nuova legge regionale sull’edilizia popolare pubblica della Regione Lazio, i piani per il lavoro e per la rigenerazione urbana che a più livelli di governo si vanno delineando. C’è un grande patrimonio da non disperdere – ha detto – ed è quello della stagione della pandemia, con tanti segni di generosità e di collaborazione stretta tra il tessuto civile e sociale della città con le sue istituzioni pubbliche. Ripartiamo da lì”. Il volume è strutturato in sei parti e approfondisce vari aspetti illustrati da Alberto Colaiacomo, coordinatore della redazione del Rapporto. Tra questi il focus sui 40 anni con gli esclusi del Servizio sanitario nazionale. Dicembre, infatti compie 40 anni il primo ambulatorio medico della Caritas di Roma che da allora ha “preso in carico ed assistito circa 135 persone, prevalentemente immigrati in condizione di fragilità sociale e giuridica, rom e senza dimora. Complessivamente stimiamo di aver effettuato oltre 700 prestazioni sanitarie gratuite”.

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