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Migrazioni: Iniziativa dei cittadini europei, “si fermi la violenza alle frontiere”

I cittadini europei chiedono che si fermi la violenza alle frontiere con una iniziativa popolare inserita nel registro della Commissione europea. L’iniziativa “Articolo 4: Stop tortura e trattamenti disumani alle frontiere dell’Europa” chiede “l’adozione di strumenti normativi adeguati affinché sia applicato in via effettiva l’art. 4 della Carta dei diritti fondamentali della Ue”, si legge nel testo della petizione. I promotori vogliono altresì che “sia bandito l’uso della violenza, della tortura e di trattamenti inumani e degradanti nel controllo delle frontiere dello spazio Ue e all’interno dei Paesi terzi con i quali le istituzioni europee o uno o più Stati membri hanno stretto accordi volti a contenere l’ingresso in Europa di migranti o richiedenti asilo, nonché all’interno degli stessi Stati membri nella gestione dell’accoglienza, prevedendo sanzioni in caso di inottemperanza agli obblighi stabiliti”. La richiesta fa riferimento all’articolo 78 del Trattato sul funzionamento dell’Ue che richiama le competenze sulle politiche relative ai controlli alle frontiere, all’asilo e all’immigrazione. Se questa Iniziativa dei cittadini europei (Ice) raggiungerà un milione di firme, la Commissione dovrà elaborare una proposta legislativa per tutelare le persone migranti o richiedenti asilo e, per esempio, sanzioni per i Paesi che violino apertamente il divieto dell’uso della violenza o che definisca standard di accoglienza. Questa Ice è stata presentata da un gruppo di attivisti per i diritti umani che ha fondato l’associazione Stop Border Violence. Lanciata nel mese di luglio 2023 resterà attiva fino al luglio 2024. A oggi è stata sostenuta da oltre 7.000 persone.

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