Diocesi: Bologna, domani nella basilica di San Petronio il card. Zuppi celebrerà la messa nella festa del patrono

Domani, mercoledì 4 ottobre, alle ore 17, nella basilica di San Petronio l’arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi, celebrerà la messa nel giorno della festa del patrono della città e della diocesi e alle ore 18.30 in Piazza Maggiore guiderà la processione con le reliquie del Santo. Al termine l’arcivescovo impartirà la benedizione alla città dal sagrato della basilica. Alle ore 16.00, inoltre, saranno celebrati i vespri con l’ingresso del nuovo rettore primicerio. Alle ore 19.00 in Piazza si esibiranno le “Verdi Note” e dalle ore 20.30 Joe Dibrutto in concerto mentre alle ore 23.00 seguirà lo spettacolo pirotecnico conclusivo. Il programma della festa è a cura dal Comitato per le manifestazioni petroniane.
Alle ore 9.30 nel santuario di Santa Maria della Pace (Piazza del Baraccano, 2) mons. Stefano Ottani, vicario generale per la Sinodalità, interverrà all’incontro “Luigi Bettazzi, 60 anni di episcopato nell’impegno per la pace”. L’evento è proposto dalla Chiesa di Bologna e Pax Christi. Mons. Bettazzi, deceduto recentemente a 99 anni, sarà ricordato anche durante la messa presieduta dall’arcivescovo nel pomeriggio in San Petronio.
“Quest’anno il 4 ottobre riunisce elementi che possono sembrare disparati – affermano i vicari generali, mons. Stefano Ottani e Giovanni Silvagni – ma che convergono nel dare un risalto ecclesiale e cittadino molto rilevante. Perché la celebrazione del patrono si unisce con la giornata di apertura del Sinodo universale, in cui il nostro arcivescovo è padre sinodale, e si unisce anche al ricordo del 60º anniversario dell’ordinazione episcopale di mons. Luigi Bettazzi. Questi avvenimenti possono essere letti con una regia che supera la casualità, perché collegano questa giornata a molta parte della storia bolognese, ecclesiale e civile, tenendo conto che il vescovo Luigi fu padre del Concilio Vaticano II e, dunque, il suo ricordo congiunge il Sinodo al Concilio in questo modo, ci invita a considerare la grazia di poter avere con noi a Bologna un padre sinodale”.

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