Bus precipitato a Mestre: almeno 21 morti e 18 feriti. Anche il patriarca Moraglia sul luogo della tragedia. Proclamato il lutto cittadino

(Foto ANSA/SIR)

È per ora di 21 morti, tra i quali due bambini, di 18 feriti, tra cui tre minori, e di alcuni dispersi il bilancio del gravissimo incidente avvenuto questa sera a Mestre, nel quale un pullman con a bordo alcuni turisti, molti stranieri di diverse nazionalità, diretti ad un camping di Marghera, è precipitato poco prima delle 20 dal cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l’autostrada A4, facendo un volo di circa 30 metri. Per cause ancora da accertare, il pullman ha sfondato il parapetto del cavalcavia della Vempa ed è precipitato tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, incendiandosi. Alcune delle prime vittime recuperate sarebbero morte carbonizzate.
Il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, in contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e il prefetto Michele Di Bari, si è recato poco fa sul luogo della tragedia. “Il patriarca – si legge in una nota del patriarcato – prega e chiede preghiere per le vittime, tra cui anche bambini, per i feriti e per tutte le persone coinvolte nell’incidente”. Intanto il sindaco Brugnaro, sul posto, parla di “immane tragedia” e “scena apocalittica”, e ha disposto il lutto cittadino. La Usl 3 di Venezia ha immediatamente attivato il protocollo delle grandi emergenze che prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali del territorio – Mestre, Padova, Treviso, Mirano e Dolo – ed il richiamo in servizio di medici e personale dell’emergenza-urgenza con tutti i mezzi dai diversi presidi ospedalieri.
A quanto si apprende, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al sindaco Brugnaro per esprimergli il proprio cordoglio

 

 

 

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