Colombia: accordo per il cessate-il-fuoco tra Governo e dissidenza Farc dello “Stato maggiore centrale”

Il Governo colombiano e lo “Stato maggiore centrale delle Farc” (il maggior gruppo dissidente dell’antica guerriglia, tra quelli che non avevano accettato l’accordo di pace del 2016) hanno raggiunto l’accordo per un cessate-il-fuoco bilaterale della durata di tre mesi, decisione che coincide con l’installazione del tavolo di dialogo tra il Governo e il gruppo guerrigliero
Nell’occasione, i dissidenti hanno inviato un messaggio di impegno al popolo colombiano: “Oggi le Farc-Ep riaffermano l’impegno nei confronti del popolo colombiano vittima dell’esclusione politica, sociale, ambientale, culturale ed economica, installeremo formalmente il tavolo di dialogo per la pace e le comunità saranno protagoniste delle future trasformazioni”, si legge nei profili social del gruppo. Il decreto afferma che il cessate il fuoco, con una durata iniziale di tre mesi, si basa sul rispetto della popolazione civile e sul rispetto della vita dei gruppi speciali di protezione, compresi i firmatari dell’Accordo di Pace, per consentire lo svolgimento delle elezioni regionali del 29 ottobre e per permettere l’adempimento degli accordi territoriali. Questo meccanismo sarà accompagnato dalla Conferenza episcopale e dal Consiglio mondiale delle Chiese, che monitoreranno gli accordi raggiunti tra le due parti.

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