Papa Francesco: udienza, “molti cristiani dubitano che Gesù voglia la nostra felicità”

foto SIR/Marco Calvarese

“Molti, anche cristiani, pensano che Gesù possa anche essere il Figlio di Dio, ma dubitano che voglia la nostra felicità; anzi, alcuni temono che prendere sul serio la sua proposta significhi rovinarsi la vita, mortificare i nostri desideri, le nostre aspirazioni più forti”. Lo ha detto il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi ha stigmatizzato la “falsa immagine di Dio che Satana suggerisce fin dalle origini: quella di un Dio che non vuole la nostra felicità”. “Questi pensieri fanno talvolta capolino dentro di noi”, ha spiegato Francesco: “che Dio ci chieda troppo, abbiamo paura che non ci voglia davvero bene”. Invece, “nel nostro primo incontro abbiamo visto che il segno dell’incontro con il Signore è la gioia”, ha fatto notare il Papa: “Nel primo incontro col Signore ognuno di noi diventa gioioso: è una cosa bella. La tristezza, o la paura, sono invece segni di lontananza da lui”. Il giovane ricco, ad esempio, “era un giovane interessato, intraprendente, aveva preso l’iniziativa di incontrare Gesù, ma era anche molto diviso negli affetti, per lui le ricchezze erano troppo importanti. Gesù non lo costringe a decidersi, ma il testo nota che il giovane si allontana da Gesù ‘triste’”.

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