Diocesi: card. Lojudice (vescovo eletto di Montepulciano-Chiusi-Pienza), “vorrei incontrare le parrocchie e le comunità come sono, nella loro concretezza”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Così come ho fatto e sto facendo a Siena, vorrei incontrare le parrocchie e le comunità, poterle conoscere come sono, nella loro realtà e concretezza, con le loro gioie e i loro dolori. Spero di riuscire a condividere almeno un po’ la vita di tutti voi confratelli sacerdoti, con quella ‘nostalgia della parrocchia e dell’essere parroco’ che porto sempre nel cuore”. Il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo metropolita di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, in una lettera alla diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, di cui oggi il Papa l’ha nominato vescovo, unendo “in persona Episcopi” le due sedi, scrive i suoi intenti. “Vorrei visitarvi e celebrare con voi non solo nei momenti solenni, ufficiali ma anche nella vita quotidiana, ordinaria. Vorrei vedere non ‘la parrocchia che non c’è’, ma quella vera, concreta, fatta anche di ‘banchi vuoti’ e tante preoccupazioni”.
Il porporato rivolge, poi, “un pensiero particolare alle famiglie, in particolare a quelle che portano il peso, la croce di una malattia, di una sofferenza, di una disabilità, di una crisi economica; ad ogni persona, di qualunque credo o fede religiosa, in particolare a tutti quelli che sono costretti a fuggire dai loro Paesi d’origine cercando una vita migliore; ai lontani, a chi non frequenta la chiesa, a chi si considera non credente: è da un dialogo costante e sincero con tutti, proprio in questo ‘cammino sinodale’ che stiamo vivendo, che possono venir fuori le soluzioni giuste per un futuro più sereno, in particolare per le giovani generazioni”. “Non posso non pensare e salutare in particolare voi, cari giovani – prosegue il cardinale -. Ha scritto Papa Francesco nella ‘Christus vivit’: ‘Essere giovani è una gioia, un canto di speranza, un momento prezioso e non solo una fase di passaggio’ perché ‘un giovane è una promessa di vita, non un tempo sospeso’, ‘i sogni più belli si conquistano con speranza, pazienza e impegno, non stando al classico balcone’. ‘Dio ti ama’, ‘Cristo ti salva’, ‘Egli vive’: Cristo è giovane, la Chiesa ha un volto giovane, voi siete il presente del mondo e l’adesso di Dio. Contro tutti i modi di leggere la loro vita, la loro condizione, la troppo diffusa abitudine a non ascoltarli o a darli per scontati, Papa Francesco ci tiene a dire: ‘Il cuore di ogni giovane deve essere sempre considerato terra sacra, portatore di semi di vita divina davanti al quale dobbiamo toglierci i sandali per poterci avvicinare e approfondire il Mistero”.
Dopo un ringraziamento a Papa Francesco per “la fiducia che ancora una volta” accordata, il card. Lojudice ha rivolto un saluto a mons. Stefano Manetti, che “ho imparato a conoscere ed apprezzare in questi tre anni della mia presenza in Toscana e al quale mi lega una bella amicizia. A lui auguro ogni bene, per un ministero serio e proficuo nella nuova diocesi di Fiesole che gli è stata affidata”.

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