Repubblica Centrafricana: p. Gazzera (carmelitano), “sull’orlo della bancarotta”. Impatto crisi Ucraina su aumento prezzi cibo e gasolio

Gli effetti della guerra in Ucraina si fanno sentire anche nella Repubblica Centrafricana, con l’aumento enorme dei prezzi dei prodotti importati come olio, farina, cemento e gasolio: “Questo non fa bene al Paese perché crea tensione”.  A parlare al Sir è padre Aurelio Gazzera, carmelitano scalzo di Cuneo, da trent’anni in missione nella Repubblica Centrafricana. Gli aspetti che preoccupano il missionario sono diversi: oltre alla violenza e all’insicurezza cronica anche l’economia, la politica interna e i risvolti geopolitici. Ma soprattutto negli ultimi tempi sono bloccati i finanziamenti da Unione europea e banche africane e lo Stato “rischia di ritrovarsi sull’orlo della bancarotta, senza soldi per pagare gli stipendi degli insegnanti, dei militari, dei sanitari. C’è una paura strisciante del caos e dell’anarchia, come anni fa”. Padre Gazzera accenna anche ad uno strano provvedimento parlamentare sull’uso delle criptovalute “votato da tutti i deputati, scritto in inglese, in un Paese in cui si parla francese e dove solo il 10% della popolazione ha accesso ad internet. E’ probabile che sia una strategia per pagare i russi senza dare nell’occhio o per portare i soldi delle élite all’estero per metterli al riparo dai rischi”. Anche la politica nasconde insidie: il presidente Touadéra sta cercando di modificare la Costituzione per farsi rieleggere per un terzo mandato.  La geopolitica, inoltre, dopo la forte presenza francese, europea e cinese, si sta spostando sul versante russo. “Capisco il sogno un po’ adolescenziale dei centrafricani di affrancarsi dalla dipendenza e dal neocolonialismo – dice il carmelitano –, però si rischia di andare nella stessa direzione ma con ‘altri amici’. Diversificare gli interlocutori va bene ma bisogna vedere con chi vai. La Russia sta diventando una presenza molto importante, fuori da regole e controlli. Mentre la Cina è interessata solo al business e fa razzia di materie prime, la Russia è interessata sia al controllo politico sia all’oro e ai diamanti. Inoltre è molto forte nelle strategie comunicative di disinformazione, sulle radio e sui social”. Lo stesso sta accadendo anche in altri Paesi della regione, come il Sud Sudan e la Repubblica democratica del Congo. Le dinamiche africane aiutano a comprendere anche alcune dinamiche globali, soprattutto quanto sta avvenendo intorno al conflitto in Ucraina.

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