Consiglio d’Europa: seminario “razzismo e discriminazione anti-musulmana”. Holtgen, “detrimento alla democrazia”

(Strasburgo) “La discriminazione e l’esclusione sono un detrimento alla democrazia, a chiunque siano rivolti”: così Daniel Höltgen, rappresentante speciale del segretario generale del consiglio d’Europa contro le forme di intolleranza religiosa e i crimini d’odio, nella conferenza stampa legata al seminario su razzismo e discriminazione anti-musulmana che si è tenuto questa mattina al Consiglio d’Europa. L’islam è la seconda religione europea e i musulmani rappresentano il 5-6% della popolazione; che “l’Islam appartiene all’Europa” è una constatazione che resta vera, ha proseguito Höltgen. Il seminario ha preso le mosse dalla presentazione di Domenica Ghidei Biidu (Ufficio di presidenza della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza, Ecri), delle 60 Raccomandazioni politiche elaborate dall’Ecri: si tratta di un aggiornamento di una prima edizione di questo strumento risalente a circa 20 anni fa, che ruota attorno a “quattro pilastri”, ha spiegato Ghidei Biidu: prevenzione, protezione, legislazione, applicazione della legge. Secondo la relatrice, il primo e fondamentale passo è quello di “capire di che cosa stiamo parlando”, la seconda sfida, è emerso nei lavori, quello di segnalare, denunciare. E infatti mancano dati precisi a definire un problema che però sta visibilmente aumentando nelle società europee. Nonostante i Paesi, ancora non siano in grado di raccoglierli in modo sistematico, l’Ecre, ha affermato Ghidei Biidu, continua a osservare e monitorare.

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