Papa Francesco: al Regina Coeli, “veri negoziati e concrete trattative per un cessate il fuoco in Ucraina!”. Ai responsabili delle Nazioni, “non portate l’umanità alla rovina”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Cinquanta giorni dopo la Pasqua, popoli che parlano lingue diverse si incontrano e si capiscono. Ma ora, a cento giorni dall’inizio dell’aggressione armata all’Ucraina, sull’umanità è calato nuovamente l’incubo della guerra, che è la negazione del sogno di Dio: popoli che si scontrano, popoli che si uccidono, gente che, anziché avvicinarsi, viene allontanata dalle proprie case”. Lo ha detto ieri Papa Francesco al termine del Regina Coeli, affacciandosi dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano. “Mentre la furia della distruzione e della morte imperversa e le contrapposizioni divampano, alimentando un’escalation sempre più pericolosa per tutti, rinnovo l’appello ai responsabili delle Nazioni: non portate l’umanità alla rovina per favore!”, ha esclamato due volte il Pontefice.
Da parte sua l’appello affinché “si mettano in atto veri negoziati, concrete trattative per un cessate il fuoco e per una soluzione sostenibile”. “Si ascolti il grido disperato della gente che soffre – lo vediamo tutti i giorni sui media – si abbia rispetto della vita umana e si fermi la macabra distruzione di città e villaggi nell’est dell’Ucraina. Continuiamo, per favore, a pregare e a impegnarci per la pace, senza stancarci”.

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