Nigeria: Kaigama (arcivescovo di Abuja), “violenza contro Chiesa disumana e intollerabile. Governo e comunità internazionale ci aiutino”

Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Abuja (Di François-Régis Salefran - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=39125129)

“La Nigeria ha bisogno di aiuto. La violenza nei confronti della Chiesa sta diventando intollerabile”. A lanciare un appello al Sir è Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Abuja e presidente della Conferenza episcopale regionale dell’Africa Occidentale, all’indomani dell’attacco alla chiesa di San Francesco Saverio a Owo, nello Stato di Ondo, nella Nigeria sudoccidentale. Al momento il bilancio ufficiale è di 21 vittime ma potrebbe essere molto più alto: i media nigeriani parlano di 50/100 morti. Monsignor Kaigama ha subito chiamato al telefono il vescovo di Ondo, mons. Jude Ayodeji Arogundade: “E’ molto triste e preoccupato per la situazione”, ha riferito l’arcivescovo di Abuja. L’arcivescovo di Abuja chiede alla comunità internazionale di aiutarli e al governo della Nigeria di “assumersi la responsabilità” di proteggere i cattolici. “Siamo veramente inorriditi e profondamente rattristati per quanto accaduto nella diocesi di Ondo – dice mons. Kaigama – . Sappiamo che ci sono attività criminali nel territorio, sulle strade e nella foresta, ma mai avremmo pensato che sarebbero arrivati così vicino alle case, che avrebbero seguito le persone fino in chiesa e ucciso in maniera così disumana. Stiamo tutti soffrendo. Siamo inorriditi dal livello di violenza raggiunto, non si era ancora arrivati fino a questo punto”.  “Al momento non possiamo sapere chi sono i responsabili, possiamo solo fare delle supposizioni – così risponde alla domanda sulle possibili motivazioni dell’attacco -. Sappiamo che in passato ci sono stati attacchi da parte dei pastori Fulani. Ci sono state aggressioni criminali, rapimenti, sono stati attaccati villaggi, mandrie, uccise persone ma non sappiamo chi ci sia dietro. Ma prima tutto questo accadeva quando si era in strada o in zone non sicure. Ora accade anche in chiesa mentre la gente sta pregando. Noi non abbiamo offeso nessuno ma non ci sentiamo al sicuro”. “Il governo nazionale  – sottolinea – dovrebbe assumersi la responsabilità di proteggerci e garantire la sicurezza e porre fine definitivamente alle violenze. Il governo dispone di forze armate, di forze di polizia e può controllare tutto. Deve essere capace di proattività per prevenire queste violenze”. Monsignor Kaigama chiede perciò di garantire “la sicurezza dei cattolici in tutta la Nigeria”.

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