Serra Italia: Assisi, il card. Bassetti e fra Gelmi parlano di “pace e perdono”

(Foto Serra International Italia)

Si è svolto presso la Domus Pacis di Assisi, dal 3 al 5 giugno, il Consiglio nazionale del Serra International Italia (Cnis). I lavori, coordinati dalla presidente nazionale Paola Poli, hanno condotto, tra gli altri, alla elezione del presidente eletto, Giuliano Faralli, che entrerà in carica per un biennio dall’1 luglio 2023. Nel corso dell’incontro non sono mancati momenti di formazione e di spiritualità. Al centro la relazione del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve e già presidente della Conferenza episcopale italiana, e di fra Emanuele Gelmi, vicario parrocchiale della Basilica assisana di Santa Maria degli Angeli.
Il tema scelto dalla presidente Poli per la tavola rotonda è stato quello previsto per l’anno sociale 2022-2023: “Col sangue versato sulla croce pacificò il cielo e la terra (Col 1,20). Il perdono e la pace a partire dal cuore dell’uomo”. A fare da sfondo l’immagine della “Croce dell’Apocalisse” dell’artista aquilano Franco Angelosante. Sul tema della pace si è soffermato il card. Bassetti, offrendo spunti di riflessione sulla settima beatitudine: “Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio”. “La pace inaugurata dall’ebraismo e dalla Bibbia, quella che viene da Dio – ha affermato –, non è la pax romana, né quella cantata dalla letteratura. Non è neppure quella del ‘quieto vivere’ o della semplice ‘assenza di guerra’, quanto quella del ‘fare la pace’: la pace va fatta, costruita, edificata”. “Essere operatori di pace – ha chiosato il cardinale – significa applicare quella beatitudine della shalom ebraica, sempre aperti alla reciprocità e alla relazionalità, pronti a ricostruire la pace in ogni contesto: così come hanno fatto due grandi testimoni, Francesco di Assisi e Tonino Bello”. Fra Gelmi ha ricordato che “ad Assisi, luogo del ‘Grande Perdono’, il Poverello è stato l’uomo che è riuscito ad incarnare la pace vera nel perdono”: “Attraverso la sua vita, Francesco ha dato testimonianza della pace come prossimità: si tratta di qualcosa da costruire e da testimoniare attraverso il perdono ai fratelli, così come ha fatto ha fatto Cristo Signore sulla Croce”.

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