Migranti: Fami, grazie al progetto “Fra Noi” 340 rifugiati accompagnati verso l’autonomia. L’iniziativa si presenta a Matera durante il Festival Sabir

Sono 340 le persone rifugiati e titolari di protezione internazionale che al momento hanno intrapreso un percorso verso l’autonomia in Italia grazie al progetto Fami “Fra Noi”. Si tratta di un progetto nazionale finanziato dal ministero dell’Interno con il Fondo asilo migrazione e integrazione (Fami) che punta a integrare stabilmente persone titolari di protezione internazionali nelle comunità locali: dopo una prima edizione che si era conclusa nel 2018, questa seconda fase – iniziata a luglio 2020 e che si concluderà nell’autunno del 2022 – è guidata ora dal Consorzio Communitas, una rete no profit formata da 23 realtà locali distribuite su tutto il territorio nazionale, che collabora in sinergia con la Caritas Italiana e le Caritas diocesane.
Il progetto “Fra Noi” sarà raccontato al pubblico a Matera in occasione del Festival delle culture mediterranee Sabir: due giorni di laboratori e convegni in cui i protagonisti del progetto, gli enti impegnati, i partner del mondo aziendale potranno da tutta Italia incontrarsi dal vivo, condividere i primi risultati, condividere le buone prassi messe in atto.
L’appuntamento è per l’11 e il 12 maggio presso la Caritas diocesana di Matera, in via Cappuccini, 15.
Il mercoledì i lavori saranno dedicati a scambi di esperienze e laboratori tematici, mentre il giovedì mattina ci sarà il grande convegno in plenaria, che verrà trasmesso anche in diretta streaming sulla pagina Facebook di Consorzio Communitas.
Nel progetto “Fra Noi”, che riguarda 14 Regioni italiane, l’obiettivo è coinvolgere 450 migranti titolari di protezione internazionale che abbiano portato a termine, da non oltre 18 mesi, percorsi di accoglienza presso progetti Sprar, Cas ed altri circuiti di accoglienza, quali, in particolare, i corridoi umanitari. Si tratta di un sistema di “accompagnamento all’autonomia” che nasce dalla consapevolezza delle debolezze del sistema nazionale di accoglienza e integrazione Sai che non riesce a realizzare una reale integrazione nel territorio: ad esempio, solo il 20% dei migranti accolti nel sistema Sai riesce poi a ottenere un contratto di lavoro, e più della metà non riesce ad avere un contratto di affitto.
L’inclusione pensata dal “Fra Noi” interviene nel momento in cui il titolare di protezione internazionale esce dal sistema di accoglienza e si trova a dover “entrare” nella comunità locali, coinvolgendo le comunità in cui i migranti abitano, e facendo forza su risorse e capacità specifiche di ciascuna persona inserita nel progetto.
Gli interventi si basano su alcuni pilastri: inserimento lavorativo in aziende, accoglienze in famiglia, autonomia abitativa in situazioni di affitto, housing sociale o cohousing, inserimento sociale nelle comunità locali.
Info: www.franoi.org e www.consorziocommunitas.it.

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