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Fafce: “le comunità cristiane si uniscano per condannare l’aggressione armata in Ucraina”. Famiglia scuola di pace

“La famiglia è sempre stata il luogo in cui libertà, democrazia e solidarietà sono state preservate in tempo di guerra e di totalitarismo. Madri e padri, al di là della loro nazionalità, non vogliono la guerra. La famiglia è scuola di pace”. Lo afferma la Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa (Fafce) in una risoluzione approvata nel corso della riunione del Consiglio a Vác (Ungheria). Il documento fa riferimento alle parole di Papa Francesco, e “alza la voce contro l’inaccettabile aggressione armata in corso in Ucraina”, contro “la barbarie di uccidere i bambini”, e chiede pace per l’Ucraina. Esprimendo “la più profonda solidarietà a tutte le famiglie in Ucraina”, la Fafce sottolinea che “i valori della famiglia, la fede e la religione non devono mai essere usati come strumenti di morte e che le comunità cristiane dovrebbero unirsi per condannare fermamente la guerra e l’aggressione armata in corso in Ucraina”. Richiama la comunità internazionale a sostenere, oltre alle donne e i bambini in fuga dalla guerra, anche “le famiglie rimaste nel Paese, fornendo loro tutta l’assistenza e la protezione” di cui hanno bisogno.
È necessaria la pace, conclude il documento, affinché “i genitori possano assumersi la responsabilità di crescere i figli nella libertà e nella speranza”. Per questo occorre sostenere e far leva sul lavoro “fornito dalle associazioni familiari e dalle famiglie nel loro contributo quotidiano per comunità pacifiche”, perché “lavorare per la famiglia è lavorare per la pace”. Nella riunione del Consiglio sono state esaminate alcune richieste di adesione al Fafce, tra cui due provenienti dai Paesi Bassi: sono le prime associazioni familiari olandesi ad avvicinarsi alla Federazione.

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